Cesena-Inter 0-1 : nerazzurri vincenti col minimo indispensabile
Cesena-Inter termina 0-1: i nerazzurri sfruttano un episodio favorevole a metà primo tempo e gestiscono poi il vantaggio, con qualche affanno di troppo e con troppe difficoltà a far propria la partita, soffrendo fino alla fine. Obi confermato esterno destro si rivela mossa azzeccata, giacchè il nigeriano catalizza fin da subito la manovra dei suoi sfruttando una copertura molto lacunosa da parte dei romagnoli, ma l’Inter è inconcludente:l’ unica vera occasione, nata dai piedi del nigeriano e conclusa da Dodò, è fermata da un fallo che il brasiliano commette sul difensore avversario. La partita si trascina stancamente al 31′ e all’improvviso, svolta: Hernanes inventa un delizioso pallone in profondità per Palacio che, a tu per tu, con Leali viene steso dal portiere avversario. E’ rigore, solare, ed è anche espulsione: il Cesena contesterà questo provvedimento perchè el Trenza si stava allargando prima di subire il fallo e nella tesi romagnola uscirebbe dall’area utile per la chiara occasione da gol. Tutto inutile, Mazzoleni conferma il rosso e Agliardi entra in luogo di Garritano, giusto in tempo per essere spiazzato da Mauro Icardi che porta in vantaggio l’Inter realizzando il suo quarto gol in campionato. Rabbiosa è la reazione del Cesena che con Cascione e Djuric, entrambi da palla inattiva, sfiorano il pareggio: alta la conclusione dell’italiano, mentre è Handanovic a dire di no all’attaccante. L’Inter riprende le fila e controlla fino al secondo minuto di recupero, in cui le ostilità si fermano per 15′.
Ti aspetti l’Inter gagliarda a chiudere la partita ed invece è il Cesena ad approcciare la ripresa in maniera decisamente più convincente: l’Inter continua a marcare distrattamente sui calci piazzati e Marilungo gira alto di testa su un calcio di punizione dalla trequarti. L’andamento è lento e allora ci pensa Hernanes a salire in cattedra, cambiando ritmo e seminando il panico nella trequarti avversaria: il poco supporto dei compagni non permette al brasiliano di trovare sbocchi vincenti ed allora ci prova lui, con il diagonale dal limite, ma la palla sibila di poco a lato. Nell’ennesima ripartenza, il profeta serve questa volta a Kovacic il cui destro dal limite è largo di poco. I tiri da fuori sembrano in questo frangente l’unica idea di conclusione, visto che con l’azione manovrata sono tantissimi gli errori di misura. Girandola di cambi: Hugo Almeida esordisce in Serie A al posto di Juric, dall’altra parte Mbaye rileva un Obi in netto calo rispetto alla prima frazione. Bisoli spinge i suoi e l’Inter non riesce a chiuderla: è allora Cascione ad avere una buonissima occasione, sul destro al volo scaturito da invito volante dalle retrovie, Handanovic deve fare gli straordinari per evitare il punto del pari. Tanto basta per tenere il Cesena in partita: Bisoli manda in campo Rodriguez, una punta, per Giorgi passando al tridente d’attacco nonostante l’inferiorità numerica. I nerazzurri accelerano le operazioni: vicino al punto del 2-0 ci va Mbaye con il diagonale che ancora una volta manca il bersaglio grosso per centrimetri e subito dopo è Icardi a mancare il tapin su respinta di Agliardi. Un Cesena generoso ma ormai sulle gambe non riesce più a trovare manovre pericolose e la palla-gol più nitida ce l’ha allora Icardi he al 92′ parte in contropiede ma si fa ipnotizzare da Agliardi: non va meglio a Palacio che in situazione di doppia superiorità numerica ignora Kovacic libero alla sua sinistra e tenta il tiro su cui Agliardi si supera. L’ultima emozione è un attacco del Cesena chiuso regolarmente da Ranocchia, che tuttavia scatena le ire di Bisoli e la sua inevitabile espulsione. Finisce qui: ottimo il risultato per l’Inter, mentre sulla prestazione c’è sicuramente molto da rivedere in vista dei prossimi impegni.