Champions League, quanto mi costi? L’Inter si trova costretta a raggiungere la finale di Europa League per colmare i ricavi mancati
Ebbene sì. Perché un eventuale accesso agli ottavi di finale di UEFA Champions League avrebbe portato nelle casse nerazzurre quasi 15 milioni di euro tra premi e ricavi da stadio. La stessa cifra che il club guadagnerebbe se riuscisse a raggiungere la finale di UEFA Europa League in programma il 29 maggio a Baku.
Indubbiamente l’uscita dalla Champions League subito dopo la conclusione della fase a gironi è un brutto colpo non solo per il morale della squadra ma anche per il percorso tecnico e le casse societarie.
Con l’eliminazione dalla massima competizione europea maturata martedì, la società ha dovuto dire addio al montepremi garantito dalla Champions, dove chi arriva in finale porta in cassa 47 milioni di euro, che diventano 54,5 in caso di vittoria. Parametri decisamente molto più alti rispetto a quelli previsti per l’Europa League, dove il gruppo di Spalletti andrà di scena da febbraio in poi e per la quale diversi portali hanno già preparato i loro strumenti, come il codice promozionale sisal. Basta pensare che per riuscire a compensare sul piano economico il mancato accesso alla fase a eliminazione diretta della Champions League, la quale garantisce ad ogni società un premio di 9,5 milioni di euro, l’Inter dovrebbe riuscire a raggiungere la finale di Europa League.
Infatti, guardando alle cifre messe in cassa fino ad adesso, con la sola partecipazione alla fase a gironi di Champions League, l’Inter ha messo in cassa circa 56 milioni di euro ai quali vanno aggiunti una fee d’ingresso di 14,5 milioni di euro, da sommare al ranking storico, legato ai risultati in campo europeo nelle precedenti stagioni, che nel caso dell’Inter ha un valore di 17,5 milioni. Inoltre, c’è il premio risultati: con le due sconfitte subite, i nerazzurri portano in cassa “solo” 7,2 milioni. A questi devono poi essere aggiunti i 2,5 milioni di euro arrivati dal Market Pool, legato ai diritti tv per le squadre della stessa nazione e gli incassi dai botteghini: 14,5 milioni.
Cifre decisamente da capogiro.
La “retrocessione” in Europa League, però, non consente questi guadagni e, per riuscire a colmare il mancato accesso alla fase a eliminazione diretta di Champions League, almeno sul piano strettamente economico, l’Inter ha una sola possibilità: arrivare fino in fondo in Europa League, giungendo a disputare la finale di mercoledì 29 maggio a Baku, in Azerbaigian.
Infatti, la qualificazione ai sedicesimi di finale di UEFA Europa League vale “solo” 0,5 milioni di euro, mentre riuscire a raggiungere gli ottavi frutterebbe nelle casse della società 1,1 milioni. Il premio per la squadra che accede ai quarti è di 1,5 milioni di euro, mentre un eventuale accesso alla semifinale comporterebbe un guadagno di 2,4 milioni nelle casse societarie.
Per quanto riguarda, infine, la qualificazione per la sfida finale, questa garantisce 4,5 milioni di euro, ai quali devono essere sommati altri 4 milioni in caso di vittoria del trofeo e 3,5 milioni per prendere parte alla Supercoppa Europea nella prossima estate.
In conclusione, riuscendo a raggiungere la finale di UEFA Europa League, l’Inter troverebbe nelle proprie casse ben 10 milioni, i quali diventerebbero 14 nel caso in cui riuscisse poi a sollevare la coppa. Ecco perché per l’Inter è importante raggiungere Baku, non solo per rinvigorire il morale della squadra, ma anche le casse della società.