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Che fine ha fatto? – Francesco Bolzoni, il presente al Lecco con l’Inter nel cuore. E che ricordi con Mancini e Mourinho!

Ci sono nomi che pur non avendo giocato con regolarità nell’Inter rimarranno per sempre nei cuori e nelle menti dei tifosi nerazzurri. Uno di questi è sicuramente quello di Francesco Bolzoni, centrocampista italiano che militò nell’Inter per ben 9 stagioni. Il Puma – questo era il suo soprannome ai tempi della primavera nerazzurra – approdò alla società meneghina appena ad 11 anni, nel 2001. Oggi la puntata di “Che fine ha fatto?” è dedicata a lui.

L’ESPERIENZA NERAZZURRA – Come già detto, Bolzoni approda all’Inter alla tenera età di 11 anni. Da subito però si distingue per la grande qualità con cui affronta le partite, non dimenticando anche lo spirito da leader all’interno dello spogliatoio. Il percorso, anno dopo anno, è sempre in crescita. La stagione da ricordare è quella 2006-07: grazie a Roberto Mancini esordisce dapprima in Coppa italia; poi in Champions League nell’annata successiva, dove subentrerà nella gara vinta col PSV a San Siro per poi debuttare dal primo minuto nella gara di ritorno giocata ad Eindhoven. Nel 2008 vince, da capitano, il titolo del Torneo di Viareggio con la formazione primavera nerazzurra, confermandosi così il giocatore chiave del gruppo. Nella stagione 2008-09 si lega con il primo contratto da professionista all’Inter ed a fine stagione, precisamente il 24 maggio 2009, esordisce anche in Serie A grazie a José Mourinho. Ed è proprio il portoghese che al termine di quella partita si complimenterà con Bolzoni per l’esordio. Un traguardo decisamente importante nella carriera di un calciatore. Complici intrecci di mercato con il Genoa, quella col Cagliari risulterà la prima ed unica presenza in campionato di Bolzoni con i nerazzurri.

IL POST-INTER – Passato al Genoa a titolo definitivo nell’operazione che portò a Milano Thiago Motta e Diego Milito, Bolzoni firmò nella stessa estate con il Frosinone, squadra militante nella Serie B italiana. Ben figurando in maglia gialla è il Siena ad assicurarsi le sue prestazioni con la formula del prestito: le eccellenti prestazioni del calciatore convincono il club bianconero a riscattarlo dal Genoa, facendolo divenire così il perno del proprio centrocampo che porterà la squadra a vincere il titolo di campione della Serie B. Con la maglia dei toscani troverà anche il primo gol in Serie A contro l’Udinese. Dopo 67 presenze e 4 gol totali nell’estate del 2013 arriva la separazione con il Siena, orientando la propria strada verso il Palermo. In Sicilia ritrova il posto da titolare  che aveva conservato fino all’ultima partita in Toscana e trova anche la prima doppietta in carriera – quella segnata alla Juve Stabia il 10 marzo 2014 – oltre che al secondo titolo di campione della Serie B: con 39 presenze totali in quella stagione risulterà il calciatore rosanero più utilizzato di tutti. Vittima di un infortunio importante al tallone d’achille è costretto a finire anzitempo la stagione 2014-15, al termine della quale, svincolandosi dalla società, approda a parametro zero al Novara. Dal Piemonte poi si sposterà al Bari (dove vincerà una Serie D), all’Imolese ed infine al Lecco, squadra dove tuttora milita.

NERAZZURRO NEL CUORE – La carriera di Bolzoni ha avuto fino ad ora tanto da dire: sono infatti ben sei i trofei alzati da Francesco tra prima squadra e primavera. Tra di questi – ricapitolando – troviamo un campionato di Serie A con l’Inter, due Serie B rispettivamente con Siena e Palermo, una Serie D con il Bari ed inoltre un campionato ed un Torneo di Viareggio vinti con la formazione primavera nerazzurra. Il tutto però condito sempre da una grande passione per i colori dell’Inter, sempre abbinata con grandissima professionalità all’amore per la maglia dei club rappresentati in campo. Samuel Eto’o circa la propria esperienza nella Milano nerazzurra disse: “Interista una volta, interista per sempre”. Un detto, quello del camerunese, che si sposa alla perfezione con la storia di Bolzoni. Il destino infatti lo ha riportato a vestire i colori nerazzurri, anche se sono quelli del Lecco in questo caso. Ma per i romantici del calcio, forse, basta questo per ricordare quel giovane talento che grazie a Mancini e Mourinho visse l’inizio della propria carriera con l’Inter…

Marco Accarino

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