“Che fine ha fatto” è la rubrica settimanale di Passioneinter.com che tratta i vari giocatori transitati in nerazzurro che sono poi finiti nel dimenticatoio, raccontando come è proseguita la loro carriera una volta andati via dall’Inter.
Oggi è il turno di Hugo Armando Campagnaro, soprannominato “Hugo Boss” per aver in comune il nome di “Hugo Ferdinand Boss”, il fondatore della casa di moda tedesca che ha prodotto il famoso profumo.
Arrivato all’Inter nell’estate del 2013 come prima richiesta del neotecnico nerazzurro Walter Mazzarri, con cui ha condiviso sia l’esperienza alla Sampdoria che quella al Napoli, e considerato ormai un “fedelissimo” per il tecnico toscano, già dalla prima conferenza stampa il difensore argentino fa storcere il naso ai suoi ex tifosi del Napoli, dichiarando che dopo i 4 anni passati in azzurro era finalmente approdato in una società storica. In nerazzurro ha indossato la sua fedele maglia numero 14, lasciatagli da Fredy Guarin. Il 18 agosto avviene il suo esordio con la nuova casacca, in occasione della partita di Coppa Italia Inter-Cittadella, terminata 4-0 a favore dei nerazzurri. L’esordio in campionato invece avviene il 25 agosto nella partita Inter-Genoa, vinta per 2-0 dagli uomini di Mazzarri. All’inizio del mese di ottobre però subisce un infortunio che lo costringe a restare fuori dal terreno di gioco per un mese. Al suo ritorno ritrova subito la maglia da titolare nei 3 centrali di difesa, assieme a Juan Jesus e Ranocchia, e rimane tale fino a marzo, dove un’incomprensione legata ad un suo presunto infortunio fa incrinare il suo storico rapporto con Walter Mazzarri, perdendo il posto da titolare. Hugo conclude così la prima stagione in nerazzurro con 23 presenze e 2 gol all’attivo.
Il secondo anno a Milano dell’argentino non è di certo esaltante. Ad inizio stagione parte dalla panchina, ma dopo l’esonero di Walter Mazzarri Campagnaro con il nuovo tecnico Roberto Mancini inizialmente sembra nel giro dei titolari, spesso da terzino per via dei vari infortuni di alcuni suoi compagni, ma poi iniziano a susseguirsi vari problemi fisici che comprometteranno anche la sua stagione, che conclude con solamente 16 presenze.
L’anno successivo l’Inter non gli rinnova il contratto, e Campagnaro viene acquistato a parametro zero dal Pescara, in Serie B. Il primo anno in terra abruzzese Hugo vede il campo con il contagocce, a causa degli infortuni che non smettono di tormentarlo, ma riesce a tornare in tempo per disputare i play-off con la squadra di Massimo Oddo, e riesce a dare il suo contributo per il ritorno in Serie A dei delfini biancoazzurri.
Il ritorno in Serie A nella stagione 2016/17 sembra fargli bene, e disputa quasi tutte le partite da titolare nella prima parte di stagione, ma a gennaio uno strappo muscolare lo costringe a restare fuori per 4 mesi, e torna in campo solo nel finale di stagione, quando ormai la stagione è compromessa e il Pescara è già condannato al ritorno in Serie B. Le stagioni successive saranno anch’esse travagliate da vari infortuni, ma Hugo Boss non molla e gioca (sempre con la formazione abruzzese) fino all’età di 40 anni, quando decide di ritirarsi.
Una volta appesi gli scarpini al chiodo, Campagnaro sceglie di intraprendere la carriera da allenatore. Comincia nella squadra da dove aveva finito: il Pescara. Nell’estate 2020 gli viene affidata la guida dell’Under 17, mentre a febbraio 2021 passa in prima squadra come collaboratore del tecnico Gianluca Grassadonia. Ma a fine stagione, con i biancazzurri retrocessi in Serie C, lascia definitivamente il club dopo sei anni.
Terminata questa breve parantesi da allenatore, Hugo ha deciso di cambiare completamente vita. Dopo essersi trasferito in Argentina, in provincia di Cordoba, ha comprato un pezzo di terra, con gli animali, per dedicarsi ad uno stile di vita totalmente diverso insieme alla madre Margarita, alla moglie Noelia, ai figli e ai fratelli Rafael ed Ana. Campagnaro ora vuole godersi la famiglia e il paesino che aveva lasciato nel lontano 1997.
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