CHE FINE HA FATTO – Renè Krhin, il Cambiasso sloveno
Aggiornamento del sesto appuntamento con la rubrica settimanale di Passioneinter.com“Che fine ha fatto” è la rubrica settimanale di Passioneinter.com che tratterà i vari giocatori transitati in nerazzurro che sono poi finiti nel dimenticatoio, raccontando come è proseguita la loro carriera una volta andati via dall’Inter.
Oggi è il turno di Renè Krhin, ragazzo classe 1990 cresciuto tra le giovanili del Maribor e quelle dell’Inter, paragonato ad Esteban Cambiasso sin dai suoi primi anni di militanza in nerazzurro.
Approdato in nerazzurro per 250.000 euro dal Maribor nel 2007, Krhin si mette in luce subito tra gli Allievi Nazionali, facendo parlare molto di lui guadagnandosi l’aura del predestinato e venendo convocato nella nazionale slovena Under 21.
Nell’estate del 2009 c’è la sua prima convocazione in prima squadra, nel tour estivo negli Stati Uniti, dove si è guadagnato la stima di Josè Mourinho, che il 13 Settembre 2009 lo fece debuttare in Inter-Parma facendolo subentrare a Wesley Sneijder, nella gara terminata 2-0 a favore dei nerazzurri. Saranno solo 5 le presenze stagionali collezionate dal ragazzo in stagione, di cui solo una da titolare contro il Livorno, ma tanto gli basta per poter vantare il Triplete nel suo Palmares.
Nella stagione successiva viene ceduto in comproprietà al Bologna per 2,5 milioni di euro, e disputa un ottima stagione nei rossoblu, ma l’anno successivo, un mese dopo il suo primo gol in Serie A contro la Roma, rimedia la rottura del legamento crociato, che darà via ad una serie di infortuni che lo tartasseranno per tutti e 4 gli anni bolognesi.
Nel giugno 2014 fa ritorno all’Inter, che riacquista la metà venduta precedentemente al Bologna, ma con Mazzarri non riuscirà a trovare spazio e raccoglierà solo 5 presenze, e a Gennaio verrà ceduto in prestito al Cordoba.
In Spagna riuscirà a trovare una discreta continuità, ma il Cordoba finisce in Serie B e non lo riscatta, quindi torna ancora una volta all’Inter, che questa volta lo vende a titolo definitivo al Granada.
La seconda esperienza spagnola inizia bene, con il centrocampista sloveno che debutta da titolare nella gara vinta fuori casa con il Getafe. Ma dopo un buon inizio, il suo rendimento inizia a calare, a causa anche dei vari infortuni che lo hanno accompagnato per tutta la carriera, e dopo due anni tra le fila dei biancorossi, viene ceduto in prestito al Nantes, alla corte di Claudio Ranieri, dove trova nuova linfa, tanto che, nell’agosto del 2018, convince il club francese a puntare su di lui e a riscattarlo.
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