Chievo-Inter, campionato concluso con la sconfitta 2-1. Ex decisivi e un esordio..
Non è un match a lieto fine quello che chiude il campionato nerazzurro e sarà ricordato come la partita d’addio di Zanetti, Cambiasso, Milito, oltre al non impiegato Samuel.
Il gol firmato dall’ex Andreolli viene reso inutile dalla doppietta della meteora nerazzurra Obinna. Il nigeriano, tornato al Chievo a gennaio, si sblocca solo all’ultima giornata e lo fa con una doppietta di sinistro. Ripercorrendo l’andamento della gara, nel primo tempo vanno segnalati il palo di Alberto Paloschi al 10′ e la traversa del compagno di reparto Lazarevic al 30′. Per l’Inter, invece, degni di nota i tiri di D’Ambrosio, bravo a dribblare due giocatori e a scaricare il destro respinto da Squizzi, e Taider, il cui destro al volo esce di poco. Al 41′ Taider batte una punizione dalla trequarti destra, la difesa del Chievo va a vuoto e la palla sbatte su Rubin, offrendosi ad Andreolli, che dai 16 metri la piazza nell’angolo destro con un bel tiro di collo destro; primo gol in campionato con la maglia nerazzurra per il difensore italiano. Dopo un intervallo in vantaggio, si torna in campo con un Chievo più propositivo ed agguerrito. Nella prima parte della ripresa, il match risulta più statico, coi nerazzurri che tentano di amministrare il risultato. A scombussolarne i piani è l’ex Victor Obinna, che un minuto dopo essere entrato viene servito da Lazarevic in area di rigore e spiazza Carrizo, non incolpevole, con un rasoterra mancino sul primo palo. Il nigeriano sembra avere il dente avvelenato: esulta e continua a cercare il gol con due conclusioni pericolose, finchè, al 90′, riesce a completare la rimonta dei suoi con un tiro dai 20 metri, sfiorato da Andreolli. Anche in questo caso, il secondo portiere nerazzurro non può essere esentato da colpe. Finisce dunque 2-1 una gara amara, ma che resterà nella storia per l’addio all’Inter di 4 campioni e, chissà, per l’esordio di un potenziale tale. Si tratta di Federico Bonazzoli, classe 1997, che ha potuto calcare il campo del Bentegodi per più di 6 minuti, collezionando la sua prima presenza tra i grandi. In bocca al lupo per un futuro prosperoso e, ovviamente, nerazzurro!