Chivu: “Sono molto motivato, voglio allenare con passione e lavoro”
L'ex giocatore ha parlato così dopo il primo allenamento da allenatore della PrimaveraÉ iniziata la stagione anche per la Primavera nerazzurra che oggi, al Centro di Formazione Suning, ha svolto le prime due sedute d’allenamento sotto gli occhi del nuovo mister Cristian Chivu. L’ex difensore – che ha vestito la maglia dell’Inter dal 2007 al 2014, vincendo anche il Triplete – ha parlato così ai microfoni di Inter TV: “Le emozioni sono le stesse del primo giorno da allenatore, perché ho iniziato questo percorso da zero. Stare sui campi di calcio mi fa stare bene, mi fa sentire col sangue caldo che scorre tra le vene. Con l’obiettivo, costante, di cercare di trasmettere i valori giusti ai ragazzi”.
Il tecnico nerazzurro è partito allenando l’U-14 nerazzurra, scalando le varie giovanili dell’Inter ora ha la grande occasione: “Oggi comincia uno stimolante percorso con la Primavera nerazzurra. Sono molto motivato e contento, i ragazzi mi insegnano tanto ed io allo stesso tempo provo ad aiutarli quotidianamente. Ho avuto la fortuna di avere colleghi che mi hanno aiutato e trasmesso qualcosa: Bonacina, Annoni e Zanchetta ad esempio; ma anche e soprattutto Armando Madonna, autore di un grande lavoro in questi anni e che tutti noi vogliamo ringraziare”.
“Ogni anno bisogna portare qualcosa di nuovo. L’obiettivo è quello di responsabilizzare ciascuno dei ragazzi. Negli anni abbiamo sempre cercato di trasmettere la cultura del lavoro e puntiamo sempre a fare meglio. A me piace insegnare calcio, perché vengo da delle realtà che mi hanno permesso di crescere e migliorare costantemente”.
“L’aspetto mentale è fondamentale per come vedo io il calcio. La preparazione mentale all’allenamento e alla partita deve essere un aspetto curato con particolare attenzione. Io tengo all’intensità di gioco, dalla panchina cerco sempre di aiutare i miei calciatori. Per me il calcio è divertimento, passione, ma che passa inevitabilmente dall’avere una cultura del lavoro”.
“Ho avuto tanti maestri nella mia carriera, ho cercato di imparare qualcosa da tutti. Fisicamente ho avuto tanti problemi, la mia carriera l’ho costruita con la testa. Apprendere da ogni allenatore è stata una parte fondamentale. Ho imparato tanto anche da mio papà (anche lui allenatore): in lui ho visto la passione per il calcio, la stessa che contraddistingue anche me”.