Cinque cose che abbiamo imparato da Benfica-Inter 3-3

L'ANALISI DI BENFICA-INTER Benfica-Inter è stata una partita in cui è successo di tutto. I nerazzurri hanno approcciato malissimo la gara, andando sotto di 3 reti nel primo tempo, ma avendo comunque la forza di rimontare nei secondi 45 minuti, grazie alle reti di Arnautovic, Frattesi e Sanchez. Una bella scarica di adrenalina prima dello scontro diretto in campionato contro il Napoli. In attesa di domenica, allora, andiamo a vedere le cinque cose che abbiamo imparato dalla sfida dell'Estadio Da Luz. SCORRI SCHEDE>>> UNA SERATA DA PAZZA INTER L'Inter vista contro la Juventus era parsa anche troppo tranquilla e capace di non scomporsi, mentre la serata di ieri ha restituito al popolo nerazzurro la cara e vecchia "pazza Inter". Una gara dalla doppia faccia: troppo brutta la squadra vista nel primo tempo, quasi che lo scenario per la rimonta epica fosse stato costruito di proposito, per regalare ai tifosi una di quelle notti epiche tipiche della storia interista. SCORRI SCHEDE>>> IL PROBLEMA NON ERA IL TURNOVER Le difficoltà avute nel primo tempo non sono dipese certo dall'ampio turnover fatto da Inzaghi. Lo ha mostrato l'atteggiamento totalmente diverso della ripresa, messo in campo dagli stessi giocatori. Il camio di mentalità è stato sottolineato dallo stesso tecnico a fine gara e ha permesso a molti (Bisseck e Sanchez su tutti) di riscattare un primo tempo disastroso. SCORRI SCHEDE>>> STA ARRIVANDO IL MOMENTO DI FRATTESI Nelle difficoltà generali dell'Inter nella prima parte di gara, Frattesi è quello che è subito emerso come l'uomo più in partita, capace di rivaleggiare con il Benfica a livello di intensità e qualità nelle giocate. Non al caso il suo gol, che ha riaperto definitivamente la partita arriva grazie alla sua caratteristica migliore, l'inserimento, coronata da girata al volo mancina di pregevole fattura. SCORRI SCHEDE>>> UN GIRONE GESTITO CON SICUREZZA Manca una partita, ma anche ieri sera l'Inter si è presentata in campo facendo riposare alcuni dei titolari. Una costante di tutto il girone, che la squadra di Inzaghi ha gestito con sicurezza, conquistando la qualificazione con 2 turni d'anticipo e riuscendo spesso a concedere riposo ad alcuni dei suoi titolarissimi. E alla fine è successo anche ieri sera. Si tratta di un dettaglio non banale, che sottolinea la maturità del gruppo nerazzurro. SCORRI SCHEDE>>> ORA SERVE IL PRIMO POSTO Contro la Real Sociedad, a San Siro, l'Inter deve completare l'opera di questa fase a gironi: conquistare il primo posto. L'obiettivo è alla portata dei nerazzurri e permetterebbe di avere un sorteggio più agevole agli ottavi di finale di Champions League. Un traguardo da non sottovalutare, per poter essere protagonisti anche in primavera, ancora una volta.

Cinque cose che abbiamo imparato da Benfica-Inter 3-3

L'analisi del pareggio dell'Estadio Da Luz

Enrico Traini - Autore

IL PROBLEMA NON ERA IL TURNOVER

Enrico Traini
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