Lasciata alle spalle la tanto brutta quanto inaspettata sconfitta dello scorso lunedì a San Siro contro l’Empoli, l’Inter con una buona gara ieri sera ha ritrovato la via del successo in casa della Cremonese. Una partita che ha evidenziato ancora qualche disattenzione difensiva, ma che tutto sommato consegna ai nerazzurri il risultato di cui la squadra aveva bisogno in questa fase della stagione. Come di consueto, andiamo a vedere cinque cose che abbiamo imparato da Cremonese-Inter 1-2
Ebbene sì, perché ancora una volta – come accaduto spesso nell’ultimo periodo – non è stata un’Inter dominante come ci si poteva aspettare alla vigilia. E’ vero che il campo della Cremonese è risultato ostico in questa stagione per tante big, ma dopo il passo falso contro l’Empoli ci si sarebbe aspettati una reazione più feroce. Il risultato, comunque, vale più di ogni prestazione convincente e dà slancio ad un ambiente che aveva proprio bisogno di una vittoria per allontanare le critiche.
L’abbiamo attesa oltre un anno, ma finalmente è arrivata: l’Inter ha ritrovato la sua grande coppia d’attacco. Nonostante il ritorno di Lukaku a Milano, a causa dei noti problemi fisici accusati dal belga, Inzaghi non ha praticamente mai potuto testare la Lu-La al 100%. Per questa ragione, complice lo strepitoso stato di forma di Dzeko e Lautaro, l’allenatore nerazzurro ha rilanciato il tandem della passata stagione con risultati sorprendenti. Se lo scorso anno in qualche occasione i due avevano mostrato poca affinità, adesso sembrano aver raggiunto la massima sintonia in campo. Non è un caso se in entrambe le reti c’è lo zampino sia del bosniaco che dell’argentino, quest’ultimo autore di una doppietta.
Come ribadito nelle pagelle di Cremonese-Inter, questo Asllani ieri sera meritava sicuramente una chance dal primo minuto. Innanzitutto perché, come contro l’Empoli, il ragazzo albanese è entrato in campo con lo spirito giusto e la personalità che si richiede ad un centrocampista schierato davanti alla difesa. Ma anche perché Gagliardini, alternativa scelta da Inzaghi per scende in campo dal primo minuto, è stato il peggiore in campo tra i nerazzurri.
I venti minuti scarsi che Inzaghi gli ha concesso ieri sera contro la Cremonese nel secondo tempo, hanno certificato una condizione fisica ancora precaria dell’attaccante belga. A Lukaku serve altro tempo per entrare in forma, perché quello visto a Cremona risulta essere la versione sbiadita del fortissimo centravanti apprezzato alle prime due stagioni a Milano. Il vero problema è che siamo già entrati nel girone di ritorno e di tempo a disposizione ne è rimasto veramente poco. Riuscirà a riscattare una stagione fin qui fallimentare?
Ecco, qui giungiamo a quella che potrebbe essere la vera svolta della stagione. Non è la prima volta che Darmian, schierato da braccetto nei tre di difesa, porta a casa una grande gara senza sbavature. In virtù del caso legato a Milan Skriniar, che ha già siglato un pre-accordo con il Paris Saint Germain e che potrebbe lasciare subito Milano, una prima alternativa nel ruolo Inzaghi la potrebbe già individuare proprio nell’ex Manchester United. A maggior ragione se Dumfries dovesse confermare i progressi fatti vedere nel primo tempo, tornando ad occupare stabilmente la corsia destra con Bellanova alle sue spalle. Tra i vari nomi che vengono fatti sul mercato per tamponare un possibile addio imminente di Skriniar, la riscoperta nel ruolo di centrale di Darmian non è affatto un’ipotesi da sottovalutare.
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