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Cinque cose che abbiamo imparato da Inter-Empoli 0-1

Nonostante la grande spinta dei 70mila tifosi giunti a San Siro per assistere ad Inter-Empoli in un freddo lunedì sera, per la formazione di Simone Inzaghi è arrivata una brutta sconfitta per 0-1 viziata dall’inferiorità numerica per l’espulsione di Milan Skriniar. Anche stavolta andiamo ad analizzare il risultato del Meazza con l’analisi di Passione Inter su cinque cose che abbiamo imparato da Inter-Empoli.

Skriniar non è sereno

Milan Skriniar (@Getty Images)

Le parole dell’agente nel bel mezzo della partita certamente non l’hanno aiutato, ma i due gialli rimediati nel giro di un quarto d’ora hanno dimostrato che Skriniar ieri sera proprio non ci stava con la testa. Se queste sono le premesse verso la seconda parte della stagione, meglio prendere delle scelte drastiche sul mercato adesso che dover sopportare così tanta pressione di settimana in settimana.

Cambi tardivi e poco equilibrati

Simone Inzaghi @GettyImages

A parte lo scollamento generale in occasione della rete dell’Empoli, il piano di Inzaghi sembrava poter funzionare. Ma un calciatore come Dzeko che sta attraversando un momento di forma clamoroso in una serata del genere non può rimanere in panchina per 72 minuti. Vista la scossa trasmessa dal bosniaco con il suo ingresso, mettere nella mischia pochi minuti più tardi un altro attaccante come Lukaku togliendo altri uomini in mezzo al campo nel miglior momento dei nerazzurri, è sembrato invece affrettato e poco equilibrato.

Squadra senza alternative

Joaquin Correa (@Getty Images)

In attesa che l’Inter ritrovi il miglior Dumfries, l’impressione è che Bellanova non sia ancora pronto per reggere il peso dei 70mila spettatori di San Siro. Dall’altra parte, però, va detto che Gosens non è che abbia fatto meglio, sciupando pure una buonissima palla capitata sul suo sinistro al volo. In attacco sia Correa che Lukaku non hanno giocato ancora una volta una buona gara, mentre dal centrocampo l’unica vera alternativa credibile è Asllani.

Più coraggio con Asllani

Kristjan Asllani @GettyImages

Proprio il centrocampista albanese, contro gli ex compagni, ha dimostrato qualità e personalità. L’aggressività con cui si è presentato all’incontro dimostra che finalmente è pronto per avere una chance anche dal primo minuto. Mkhitaryan, Calhanoglu e Barella, del resto, hanno fatto gli straordinari nell’ultimo periodo. In attesa che Brozovic rientri dall’infortunio, Asllani può e dev’essere un fattore in mezzo al campo.

Addio scudetto

Inter (@Getty Images)

Al netto di quella che è stata la prova di ieri sera, l’Inter ha chiuso il girone di andata con 37 punti. Davvero troppo poco per sperare di rientrare in corsa per la lotta scudetto, considerati i 13 punti di distanza sul Napoli e il passo inarrestabile della formazione di Luciano Spalletti che continua ad accumulare vittorie convincenti.

Antonio Siragusano