L’Inter strapazza il Milan nella finale di Supercoppa Italiana di Riyadh e si aggiudica il primo trofeo della stagione nel derby con i cugini rossoneri. Una gara dominata dal primo all’ultimo minuto, giocata con grande intensità e soprattutto intelligenza tattica. Anche stavolta, dunque, celebriamo il successo a tinte nerazzurre con il consueto appuntamento nel quale approfondiamo cinque cose che abbiamo imparato da Milan-Inter 0-3.
Per l’allenatore dell’Inter si tratta della quarta Supercoppa Italiana vinta in carriera e della sesta finale conquistata su sette disputate. A questo punto non può più essere un caso: in gara secca Inzaghi si è dimostrato ancora una volta un vero e proprio maestro. Una gara preparata nei minimi dettagli e approcciata con l’atteggiamento giusto, una squadra ordinata in entrambe le fasi che sin dal primo istante ha avuto ben chiaro quale fosse il piano per arrivare al successo. Il risultato è stato schiacciante e la vittoria mai messa in discussione.
Il prossimo 17 marzo dovrebbe compiere 37 anni, anche se lui – scherzando – ha spiegato di sentirsene appena 22. E la sterzata con cui ha mandato Tonali da un’altra parte in occasione del raddoppio nerazzurro ha confermato che effettivamente la sua carta d’identità mente: classe e istinto da bomber sono ancora quelli di un ventenne.
A parte la prima gara del 2023 contro il Napoli, nella quale inizialmente era partito dalla panchina per i pochi allenamenti nelle gambe, Lautaro ha sempre segnato nel nuovo anno. Quattro partite giocate dal primo minuto e quattro reti spalmate su ogni match. Nonostante il Mondiale gli abbia tolto la titolarità nell’Argentina, il Qatar sembra aver restituito all’Inter un attaccante decisamente più maturo e consapevole dei propri impressionanti mezzi tecnici. Il gol che chiude il derby è un capolavoro che esalta tutte le sue qualità.
Baricentro basso, diga davanti alla difesa e attenzione massima da parte dei due esterni. E’ questa la ricetta utilizzata da Simone Inzaghi sia contro il Napoli che contro il Milan per chiudere gli spazi davanti alla porta difesa da Onana. Ancora qualche piccola disattenzione è da correggere, soprattutto quando sulle ripartenze avversarie si crea una voragine tra centrocampo e difesa. Ma la strada è quella giusta e ancora una volta l’Inter ha fatto registrare un clean sheet.
E’ vero che i rossoneri stanno attraversando un inizio di 2023 da incubo, ma l’Inter ieri sera è stata nettamente più forte del suo avversario e lo ha dimostrato con un sonoro 0-3. La strada per la rimonta in campionato è ancora lunga e particolarmente tortuosa, ma i ragazzi di Simone Inzaghi hanno lanciato ieri sera un primo segnale, lasciando intendere di poter ambire ad essere la vera formazione anti-Napoli per lo scudetto. Prima bisognerà comunque conquistare il secondo posto, attualmente occupato dal Milan con un solo punto di vantaggio.
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