Come di consueto, ecco l’appuntamento fisso con cinque cose che abbiamo imparato dopo il pareggio tra Monza-Inter 2-2. La nostra analisi sul match di ieri sera, tra errori arbitrali e disattenzioni difensive.
La serata di mercoledì che aveva regalato una grande prestazione ed un successo contro il Napoli, aveva solamente illuso. Al di là del grave errore arbitrale che inevitabilmente ha condizionato il match, abbiamo assistito ad un netto passo indietro da parte dell’Inter. Una squadra irriconoscibile nel corso del secondo tempo, a tratti totalmente in balia dell’avversario. Con questo pareggio, in attesa dei risultati di Napoli e Milan, si complicano nuovamente le speranze di una rimonta per lo scudetto.
Dopo le ultime due reti subite a Monza, l’Inter ha raggiunto a quota venti il Bologna diventando la peggior difesa del campionato in trasferta. Una statistica incomprensibile se messa a confronto soprattutto con i soli quattro gol incassati invece quando la squadra ha giocato davanti al pubblico di San Siro. Per contrastare i vuoti improvvisi di una fase difensiva ancora poco attenta, Inzaghi dovrà lavorare più sulla testa dei suoi calciatori che sulla disposizione tattica dei suoi centrali.
Quello legato a Romelu Lukaku è diventato un caso a tutti gli effetti. Entrato nella ripresa al posto di Dzeko, il belga ha sbagliato tutto ciò che si potesse sbagliare. Doveva ‘ammazzare’ la partita e invece ne è stato completamente travolto. Dagli stop, ai passaggi semplici e le ripartenze: l’avesse fatto di proposito, probabilmente non sarebbe riuscito a sbagliare così tanto e fare peggio di ieri sera. E non può essere un discorso legato solo ad un suo ritardo di condizione, perché certi errori basilari un professionista del suo calibro non se li può proprio concedere.
Qui entra in gioco un pizzico di sfortuna perché, già orfana di Brozovic, l’Inter ha perso ieri sera per infortunio anche Barella e Calhanoglu. Chi è entrato dalla panchina, Gagliardini e Asllani, non ha però dimostrato di potersi nemmeno avvicinare ai titolarissimi. Ecco, questo gap tra prime linee e riserve ieri sera ha fatto tutta la differenza del mondo. Quando è cambiato il centrocampo la squadra di Inzaghi è diventata precipitosa ed ha perso completamente il pallino del gioco, limitandosi ad osservare ed inseguire il lungo possesso del Monza.
Tra le cinque cose imparate in Monza-Inter, il più grande insegnamento se lo porta a casa l’arbitro Sacchi: nell’epoca del Var, non bisogna mai fischiare prima che finisca un’azione. Un errore che già l’arbitro Serra aveva commesso lo scorso anno in Milan-Spezia e che aveva pagato con una lunghissima sospensione. Anche il fischietto di Macerata verrà punito dall’Aia con uno stop piuttosto pesante.
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