Così come bisognava andare cauti con i giudizi entusiastici dopo la prima stagione all’Inter, adesso sarebbe il caso di mantenere lo stesso equilibrio in seguito allo svarione del tedesco costato – di fatto – due punti all’Inter. Bisseck ha avuto un buon impatto con il mondo nerazzurro nella stagione d’esordio, favorito anche dal felice contesto di squadra, ma fare il titolare e dimostrarsi affidabili anche quando sei sotto pressione nei minuti decisivi (come ieri) è decisamente un’altra cosa.
Ciò non toglie che – anche contro il Genoa – Bisseck abbia mostrato spunti positivi, sostenuti dall’esuberanza atletica e dalla personalità che lo contraddistingue. Quando la palla scotta, però, bisogna mantenersi lucidi. E la palla scotta – per un difensore – nelle situazioni critiche in area di rigore, soprattutto nei minuti finali. Bisseck ha sbagliato due volte: dopo l’indecisione di Sommer che ha portato alla traversa non è stato sufficientemente reattivo e si è fatto scappare Vogliacco; sul traversone del Genoa al 95′ è intervenuto in maniera nettamente scomposta.
Oggi il tedesco non è ancora maturo, ma con la giusta dose di pazienza lo diventerà e migliorerà, forte di un’ottima base di partenza. Che serva però da monito a tutti, anche a dirigenza e proprietà: piano a straparlare di “colpi alla Bisseck”, perché scovare il giocatore giusto per una squadra della dimensione dell’Inter, giovane e con un basso costo del cartellino, non è affatto facile. Nonostante sembra lo sia improvvisamente diventato.
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