Cinque cose che abbiamo imparato da Napoli-Inter 3-1

L'ANALISI DI NAPOLI-INTER Napoli-Inter 3-1 è stata una partita amara per i nerazzurri. Non solo per il risultato, ma anche per il modo con il quale è arrivato: prima l'espulsione da censura di Gagliardini, poi l'illusione del pareggio di Lukaku. Una sconfitta che riapre il discorso quarto posto, ma che lascia anche alcune sensazioni positive sulla tenuta mentale della squadra. Speranzosi di un riscatto in finale di Coppa Italia, andiamo a vedere le cinque cose che abbiamo imparato dalla gara del Maradona. SCORRI SCHEDE>>> GAGLIARDINI: NON CI SONO PAROLE I numeri della sua prestazione dicono tutto. Impossibile dare la colpa a Inzaghi, in Serie A bisogna saper leggere le partite, specie quando, già ammonito, sei stato avvisato da allenatore e compagni. Incommentabile. SCORRI SCHEDE>>> LUKAKU COLPISCE ANCORA Lo spiraglio di sole in un pomeriggio grigio per il mondo nerazzurro. Lukaku ha giocato una partita difficile, costretto a fare a sportellate con i centrali del Napoli, ma non si è mai dato per vinto. Non a caso, ha trovato la zampata vincente che ha regalato all'Inter alcuni minuti di illusione. I numeri di questo suo finale di stagione sono eccellenti (6 gol e 3 assist in Serie A nelle ultime 6 partite) e ora vuole trascinare l'Inter verso la gloria. SCORRI SCHEDE>>> DE VRIJ, LAMPI DA RINNOVO La parabola discendente di De Vrij è stata uno dei dati più evidenti dell'ultimo anno e mezzo nerazzurro. L'inizio simbolico del declino fu proprio la gara del Maradona della scorsa stagione, quando Osimhen fece il bello e il cattivo tempo contro di lui. Questa volta non è andata così: il centrale olandese ha retto molto bene, costringendo Spalletti a sostituire l'attaccante nigeriano, molto nervoso. Una prestazione di grande solidità, che è anche un ottimo segnale in ottica rinnovo. A quelle cifre ci sono giocatori più affidabili di lui? SCORRI SCHEDE>>> L'OBBLIGO DEL TURNOVER L'Inter vista contro il Napoli è una squadra totalmente rivoluzionata, schiacciata tra le fatiche di Champions League e la finale di Coppa Italia. Inzaghi ha scelto un turnover massiccio, con anche una gestione dei cambi finalizzata a far tirare il fiato ad alcuni elementi. L'espulsione di Gagliardini ha complicato i piani e alla fine è arrivata l'ennesima sconfitta in campionato. Tuttavia, era difficile pensare a scelte diverse con ancora così tanti impegni decisivi e, comunque, anche una formazione rimaneggiata e in 10 uomini ha dato battaglia fino all'ultimo ai Campioni d'Italia. SCORRI SCHEDE>>> ORA SERVONO TESTA E CUORE L'Inter ora decidere chi vuole essere. La sconfitta di ieri ha riaperto il discorso Champions League, in attesa di sapere quale sarà la penalizzazione per la Juventus. Ora c'è da pensare alla finale di Coppa Italia, perché un trofeo darebbe ulteriori energie anche per il campionato. I nerazzurri hanno in mano il loro destino e ci sarà bisogno di un ultimo grande sforzo collettivo per non vanificare l'ottimo lavoro svolto in questo ultimo mese e mezzo.

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