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La classifica che certifica il vivaio dell’Inter come il MIGLIORE in Italia

Da anni c’è una parte di tifoseria che sostiene l’inadeguatezza del vivaio nerazzurro. Dopo Mario Balotelli e Davide Santon alla fine della prima decade del Duemila, infatti, ci è voluto Federico Dimarco (dopo una trafila di prestiti) per vedere un canterano nerazzurro indossare con costanza, e da protagonista, la maglia della Prima Squadra.

Tuttavia, se allarghiamo l’orizzonte non solo ai giocatori che dall’Inter Primavera passano all’Inter dei grandi, e guardiamo invece ai canterani nerazzurri che attualmente giocano in Serie A, c’è una classifica – riportata da La Gazzetta dello Sport – che certifica il vivaio dell’Inter come il migliore in Italia.

Ci sono ben 22 giocatori cresciuti a Interello che oggi giocano nel campionato italiano: nessun’altra squadra ha fatto meglio. La Juventus è al secondo posto con 21, la Roma terza a 20, mentre il Milan è a quota 13. Eccoli nel dettaglio, con età di nascita e squadra d’appartenenza:

  • Cristiano Biraghi (1992, Fiorentina)
  • Federico Bonazzoli (1997, Salernitana)
  • Luca Caldirola (1991, Monza)
  • Mattia Destro (1991, Empoli)
  • Michele Di Gregorio (1997, Monza)
  • Dimarco (1997, Inter)
  • Giulio Donati (1990, Monza),
  • Alfred Duncan (1993, Fiorentina),
  • Franco Carboni (2003, Monza),
  • Valentin Carboni (2005, Monza),
  • Giovanni Fabbian (2003, Bologna),
  • Luca Garritano (1994, Frosinone),
  • Christian Kouamé (1997, Fiorentina),
  • Samuele Mulattieri (2000, Sassuolo),
  • Gaetano Oristanio (2002, Cagliari),
  • Andrea Pinamonti (1999, Sassuolo),
  • Lorenzo Pirola (2002, Salernitana),
  • George Puscas (1996, Genoa),
  • Stefano Turati (2001, Frosinone),
  • Gabriele Zappa (1999, Cagliari),
  • Alessio Zerbin (1999, Napoli).

L’opinione di Passione Inter

Come è evidente, fra questi 22 giocatori figurano alcuni che promettevano molto (o che forse erano stati sovraccaricati di aspettative) e militano ora in squadre di medio-bassa classifica, ma anche altri molto giovani. Di certo, un vivaio che sforna un numero così alto di calciatori di alto livello – perché Serie A significa alto livello – funziona, eccome.

Poi bisogna interpretare i contesti: spesso l’Inter ha avuto bisogno di monetizzare dai giovani, o in altri casi ha preferito affidarsi a calciatori più esperti. La Juventus, principalmente dopo l’istituzione della squadra B, ha cambiato filosofia e sta lanciando con costanza i suoi giovani (di ottimo livello) fra i grandi. E forse è proprio da una seconda squadra che passano le possibilità di continuare a vedere molti prodotti del vivaio giocare non solo in Serie A, ma proprio con la maglia dell’Inter.

Simone De Stefanis