Coco: “Gagliardini, che sorpresa! Milan? Una telenovela. Suning farà bene a patto che…”
L'ex terzino sinistro di Inter e Milan risponde alle domande sulle sue ex squadre e sulla NazionaleMeteora nerazzurra transitata ben15 anni fa, Francesco Coco ha parlato ai microfoni di Zona Calcio, trasmissione dell’emittente RadioStereo5:
Questa settimana c’è la sosta nazionali ed il ct Ventura ha chiamato diversi esordienti. Come si vive la prima convocazione?
“Senza dubbio è un sogno la prima chiamata. Fin da bambino, quando inizi a calciare un pallone, sogni questo momento. E’ un emozione che ti porterai sempre dietro, è un po’ come il primo amore: non si scorda mai. Credo che la frase giusta per descrivere cosa stanno provando quei ragazzi è che sono in estasi”.
Un cambio di rotta, quello azzurro, figlio di un campionato che rispetto agli anni scorsi ha visto più spazio per i giovani.
“Sì, e ritengo sia un cambio di rotta giusto. I giovani devono avere spazio. La fortuna è stata che, a parte alcuni veterani, oggi in Italia non c’è molta concorrenza. Un ventennio fa un giovane, per farsi spazio, doveva confrontarsi con i grandi campioni già presenti in squadra mentre oggi ha la fortuna di avere meno concorrenza di livello”.
C’è un giovane che quest’anno sta sorprendendo più di tutti?
“Tra le nuove promesse sta facendo bene Romagnoli, che va ricordato è un giovane che guida la difesa del Milan, Rugani, eccezionale a ritagliarsi spazio in una retroguardia come quella della Juventus, Conti dell’Atalanta, Zappacosta. Più di tutti, però, mi ha sorpreso Gagliardini. Da quanto è arrivato all’Inter ne ha preso il controllo, ha dato ordine ai nerazzurri ed ora si è preso la nazionale, meritatamente. La sua maturità mi ha sorpreso, non si è fatto schiacciare dalla pressione ed è diventato un leader”.
Situazione societaria delle italiane: il Milan dovrebbe passare in mani cinesi. Un pensiero sugli investitori esteri?
“Il closing? Va detto che non sono contro l’arrivo di capitali esteri, anche se quello che sta accadendo ai rossoneri sembra una telenovela. Se potessi decidere, però, vorrei che il proprietario restasse Berlusconi, o comunque un italiano, perché non si acquista solo una società ma una identità, una storia”.
L’Inter, invece, è già passata in mano asiatica. Che presidente è stato Moratti e quanto manca, e mancherà, nei momenti difficili?
“Massimo Moratti è stato un presidente vicino a tutti, a tifosi ed ai giocatori. Sembrava un vicino della porta accanto, quello che c’è sempre. Questa era la sua forza e da qui nasce l’amore viscerale per lui. La sua figura mancherà tanto. Suning, però, sta facendo bene e con grandi motivazioni specialmente verso il futuro. Se restano umili e coerenti con i loro progetti possono far bene. L’Inter è in mani sicure”.
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