Colonnese: “Skriniar come me, ma ha un punto debole. L’Inter nel derby mi ha stupito”
L'ex difensore nell'intervista sulle pagine del Corriere della SeraUn’interessante intervista di Francesco Colonnese sulle pagine del Corriere della Sera, diffusa in edicola questa mattina, in cui l’ex difensore dell’Inter esalta Milan Skriniar e lo indica come suo successore. Davvero curioso, poi, il parallelismo tra la coppia odierna composta dallo slovacco e de Vrij, con quella invece del passato formata proprio da Colonnese e dallo zio Beppe Bergomi. A seguire vi proponiamo le dichiarazioni dell’ex centrale nerazzurro sull’Inter vista nel derby e tanto altro ancora…
In quale giocatore dell’Inter attuale si rivede?
“Milan Skriniar perché ha nel suo Dna la voglia di prevalere sull’avversario, l’orgoglio di non mollare mai e di non farsi saltare dagli attaccanti. È uno dei pochi difensori rimasti in circolazione che si esalta quando si trova a tu per tu con l’ avversario”.
Altre doti del nazionale slovacco?
“Tanto carattere e grande personalità: è un trascinatore e lo si è visto anche nel derby di domenica sera. Avete visto la sua cattiveria agonistica? Credo se ne sia reso conto anche Piatek che non l’ha mai vista per tutta la partita”.
Dove e come può ancora migliorare Skriniar?
“Col piede sinistro che non è proprio educatissimo come il destro. Oggi ai grandi difensori si richiede di far partire e impostare l’azione e, dunque, devono essere bravi con i due piedi. Se Skriniar migliora col sinistro diventa un top assoluto nel suo ruolo”.
Più forte la coppia Bergomi-Colonnese o Skriniar-De Vrij?
“Bella lotta: noi eravamo tanta roba per i nostri tempi. Oggi meglio i due attuali difensori interisti che si completano molto bene”.
Cosa l’ha colpita dell’Inter nel derby?
“Il grande temperamento e la voglia di andare subito ad attaccare il Milan senza mai indietreggiare. Primo tempo perfetto: gli interisti hanno fatto piccoli piccoli i rossoneri anche a centrocampo che, di solito, è il loro punto di forza. Spalletti ha presentato una squadra perfetta per il derby: molto equilibrata, da corsa, aggressiva. Vecino e compagni hanno giocato una grande partita con la mentalità di una provinciale”.
Come può cambiare, adesso, il campionato dell’Inter?
“Sinora la stagione non è stata all’altezza delle aspettative visto che gli obiettivi, a fine mercato, andavano oltre il 4° posto della passata stagione. Ci sono ancora 30 punti a disposizione e se la squadra riuscirà a consolidare il terzo posto e avvicinarsi al Napoli, si potrà parlare di annata sufficiente”.
L’Inter con Icardi ha vinto 10 partite su 20, con Lautaro 6 su 8.
“Premessa: l’assenza dell’ex capitano è pesantissima. Lautaro, però sta facendo molto bene: segna e confeziona assist. La mia impressione è che l’Inter senza un cecchino come Icardi sia più equilibrata perché il giovane argentino si adatta meglio alle caratteristiche della squadra e favorisce lo sviluppo della manovra”.
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