Come sarà l’Inter del futuro? 3-4-3, Skriniar il veterano e un attacco super completo
Una lunga lista di talenti controllati dai nerazzurri: il più giovani in rampa di lancio e l'azzurrino GnontoI 25,5 anni di media della formazione vista in campo contro il Verona danno un’idea molto precisa della rivoluzione avviata dall’Inter, sempre più italiana e sempre più giovane. Acquisti in prospettiva ed un gran lavoro con il settore giovanile che da anni ormai sta dando grandi frutti: trofei su trofei nelle categorie giovanili, ma anche una lunga lista di calciatori che possono rappresentare il futuro della formazione nerazzurra. Spulciando infatti tra la rosa attuale ed i talenti controllati in giro per l’Italia (e non solo), la “generazione Z” dell’Inter può schierare una squadra che fa davvero ben sperare per gli anni a venire.
In porta il più pronto al grande salto è Ionut Radu: classe ’97, prodotto del vivaio nerazzurro, in prestito al Genoa sta maturando trovando continuità tra i pali. Ma il posto nel futuro dell’Inter è tutt’altro che assicurato con altri due gioiellini che scalpitano: il brasiliano Brazao, 2000 in prestito all’Albacete, e il figlio d’arte Filip Stankovic, 2002 in Primavera. Il dopo Handanovic è in buone mani.
E di certo non va peggio in difesa. Anzi. Il veterano è già una colonna di questa Inter, ovvero il classe ’95 Milan Skriniar. Potrà garantire ancora tanti anni ad altissimi livelli, ma diventa quasi un “vecchietto” (si scherza) di fianco ad altri gioielli come Alessandro Bastoni (’99), già diventato un elemento molto importante per Conte, e Vanheusden (’99) che i nerazzurri hanno ceduto allo Standard Liegi ma continuano a tener d’occhio, vantando anche un’opzione per il riacquisto. Uno degli elementi più interessanti già a Milano però è Lorenzo Pirola: classe 2002, ma spesso citato da Conte che sembra stravedere per questo difensore dal fisico importante che potrebbe essere il prossimo giovanissimo lanciato in prima squadra.
A centrocampo si sta imponendo sulla fascia l’acquisto estivo Valentino Lazaro. Ha già un’importante esperienza internazionale, ma non dimentichiamo che è un classe ’96 e quindi ha di fronte molti altri anni di carriera. Così come Barella (’97) e Sensi (’95). Aggiungiamoci Lucien Agoumé (2002), che fa la spola tra prima squadra e Primavera e guida da leader la Francia al Mondiale Under 17, e la diga mediana è completa.
Chiudiamo con l’attacco, dove davvero c’è l’imbarazzo della scelta. Lautaro Martinez (’97) sta vivendo la prima stagione da protagonista assoluto a soli 22 anni, facendo vedere grandi cose e segnando praticamente in tutti i big match più importanti, da vero trascinatore. Al suo fianco cresce un Sebastiano Esposito (2002) che ha tutte le carte in regola per costruirsi una grandissima carriera. E per completare il tridente le opzioni non mancano? Wilfried Gnonto è addirittura classe 2003 e dopo le grandi prestazioni in Primavera ha fatto benissimo anche al Mondiale Under 17, mentre al Genoa sta crescendo l’altro figlio nerazzurro, Andrea Pinamonti (’99): l’Inter lo tiene d’occhio e crede davvero tanto nelle sue potenzialità.
Escludendo il mercato, ecco dunque come potrebbe presentarsi un’ipotetica Inter del futuro partendo dai suoi talenti, riadattati per comodità anche in ruoli non propriamente adatti:
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