Condò: “FFP una tagliola. Suning deve avere la possibilità di investire: Psg e City…”
Il noto giornalista ha analizzato il sistema finanziario dell'UefaNelle ultime stagioni l’Inter ha avuto a che fare con il Fair Play Finanziario dell’Uefa, che ha limitato parecchio le spese di mercato in casa nerazzurra, oltre ad aver emesso restrizioni numeriche sulla rosa. A ciò si va ad aggiungere la poco invidiabile assenza del club nerazzurro dalla Champions League, che dura ormai da sei lunghi anni. Un mix di fattori che ha impedito al club di migliorare la qualità della rosa e aumentare i fondi per il mercato, diminuendo così le possibilità di allestire rose più competitive e in grado di vincere trofei. Sull’argomento è intervenuto Paolo Condò, che negli studi di Sky Sport ha dichiarato: “Sono sempre più convinto che un FFP così concepito non vada bene, perché crea discriminazioni. Nessuno ha spiegato come abbia fatto il Psg a poter spendere 222 mln per Neymar e poi creare un artificio complesso per prendere in prestito Mbappé e poi metterlo a bilancio per 180 mln. Non trovo giusto che squadre come i parigini o il Manchester City continuino a spendere, rifugiandosi poi in qualche cavillo per farla franca, mentre squadre come Inter e Roma siano ancora sotto controllo dell’Uefa. Suning è un colosso e deve avere la possibilità, se lo desidera, di fare un aumento di capitale e dotare il club dei fondi necessari per lottare con i rivali: parliamo comunque di una squadra che ha vinto la Champions League nel 2010, non di un team lontano dai grandi livelli della Champions. I nuovi investitori devono avere la possibilità di investire, altrimenti si rischia di bloccare le posizioni nelle varie competizioni e frenare la concorrenza, che dovrebbe essere la chiave per suscitare interesse. Il FFP non consente questo ed è una tagliola”.
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