Paolo Condò, ospite di Radio Nerazzurra, ha parlato del rendimento di Romelu Lukaku e della possibilità di vederlo tra i candidati del Pallone d’Oro per la prossima stagione. Ecco le sue parole:
LUKAKU – “Dal punto di vista individuale del giocatore, assolutamente sì. Però il candidato al Pallone d’Oro ha bisogno di una squadra che lo porti, o che lui porti questa squadra, ai vertici più alti delle competizioni europee. E cioè un’Inter che mi arriva nelle prime quattro in Champions porta Lukaku e, allo stesso modo un Belgio che mi fa estremamente bene agli Europei,perché i grandi giocatori hanno sempre due squadre di riferimento il club e la Nazionale. Ecco sicuramente rendono Lukaku un candidato credibile. Cioè tu hai bisogno che la squadra ti porti lì. É fondamentale che l’inter riesca a superare questo questo complicato e per fortuna, ora, non impossibile girone”.
BISCOTTO REAL-BORUSSIA – “Io credo ai biscotti che si sviluppano eventualmente, tacitamente negli ultimi minuti. Se a un quarto d’ora dalla fine, la situazione dice se non ci facciamo male passiamo entrambi, allora è ok. Per questo, come ho detto l’altro giorno a Sky, ho descritto una situazione in cui sarebbe bene che l’Inter arrivasse alla fine della partita in vantaggio sullo Shakhtar ma con un risultato aperto. Cioè con un 1 a 0 perchè lascia lascia un po’ di imprevedibilità. Perché a quel punto se il Real fosse ancora a zero a zero, saprebbe che basterebbe un gol dello Shakhtar per uscire e quindi non può permettersi di smettere di giocare“.
ERIKSEN – “Io sono stato un grande sostenitore di Eriksen e ho anche espresso chiaramente il fatto che a me piaceva l’idea di un’Inter con la qualità del danese sulla trequarti. Però i giornalisti non devono essere ciechi, Non c’è dubbio che il rendimento di questa ultima è Inter con il centrocampo in linea con Barella davanti alla difesa e senza Eriksen dietro alle punte sia stato nettamente migliore. Poi ogni allenatore fa il calcio che ama e il calcio che ritiene più funzionale ed efficace e giustamente se ne frega di quelle che sono le altre opinioni. Quindi da questo punto di vista Conte ha fatto bene. Quello che deve fare l’Inter è vincere. Poi il modo in cui lo fa, può piacere di più, può piacere di meno ma l’importante è che l’Inter vinca“.
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