LIVE CONFERENZA – Mancini: “Se vinci sei il migliore, se perdi il peggiore. Thohir tranquillo per il terzo posto”
Roberto Mancini, a breve parlerà, dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, nella conferenza che precede la sfida tra Inter e Sampdoria, gara valida per la 26° giornata di Serie A, in programma sabato 20 febbraio 2016 alle ore 20.45 allo stadio “Giuseppe Meazza”. Ecco le sue dichiarazioni: “Abbiamo fatto questi giorni di ritiro […]Roberto Mancini, a breve parlerà, dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, nella conferenza che precede la sfida tra Inter e Sampdoria, gara valida per la 26° giornata di Serie A, in programma sabato 20 febbraio 2016 alle ore 20.45 allo stadio “Giuseppe Meazza”. Ecco le sue dichiarazioni: “Abbiamo fatto questi giorni di ritiro per stare tranquilli e lavorare senza pensare ad altro. I giocatori l’hanno presa bene. Il terzo posto è raggiungibile. Nulla è perduto, nonostante Firenze. Non c’è stato nulla di punitivo, è chiaro che il ritiro non piace a nessuno, ma è giusto cambiare qualcosa per virare questa situazione. Tutti hanno accettato e lavorato bene. Non cambia molto tra 4-3-3 o 4-4-2. Siamo andati bene con questo ma anche con altri, abbiamo variato poco“.
“Il calcio è questo, entri in un trip negativo e non ne esci. Poi torni a vincerne 5-6 di seguito di colpa. Non è una questione fisica, tecnica o tattica. Le cose non stanno andando bene, nonostante buone gare e bisogna accettarlo, stando dietro alla situazione per recuperare. Cercare motivazioni non serve. Il calcio è così. Abbiamo preferito stare un po’ zitti dopo Firenze per evitare di protestare. Abbiamo fatto 6 partite e perso 2 volte, non 6. Sono arrivati pareggi, ma i punti raccolti prima ci tengono in corsa per il terzo posto. C’è stato un momento difficile, ma non si può cambiare tanto per farlo. Questa settimana lo abbiamo fatto per ritrovare la serenità. Palacio è un giocatore straordinario, per i gol, per il comportamento. E’ un esempio per tutti, peccato per l’età che passa, riesce, però, sempre a dare il massimo“.
“Non ho idea delle critiche che ci sono state fatte. Non ho letto niente. Ognuno è libero di scrivere ciò che vuole, so come funziona in Italia. Se vinci sei il migliore, se perdi sei il peggiore. Faccio l’allenatore dopo il calciatore, forse parlo troppo di calcio. Quando le cose vanno male si tira fuori di tutto. Basta non leggere, non mi preoccupo. Uno si può incazzare in certe situazioni, ma succede a tutti. A parte Eriksson. Poi se mi capita fa notizia e potete scriverne, mi potete ringraziare. Con i giocatori ho parlato di ritrovare la tranquillità e la consapevolezza. Ci sono momenti così, in niente cambia tutti. Se tra 5 partite siamo terzi si parlerà al contrario. In questi momenti bisogna parlare di meno. Se potessi non fare la conferenza sarebbe meglio, perchè è inutile parlarne a volte. Bisogna dare il massimo per uscirne“.
“Tutti possono venire. Moratti ha invitato Mourinho e, lui, può fare quello che vuole, non è un problema. Per quanto riguarda il momento delicato sarebbe difficile anche una partita con la Primavera. Incontriamo una Sampdoria in difficoltà e sarà una partita delicata. Telles deve fare esperienza, ha grandi possibilità e il riscatto è una cosa di cui parleremo a fine anno. Nagatomo ama l’Inter, poteva andare in Premier, ma è voluto rimanere. Per Kondogbia sono dispiaciuto, stava migliorando e spero gli tolgano una giornata. Dopo una sconfitta è difficile decifrare le sensazioni. Thohir era tranquillo e consapevole che si può arrivare al terzo posto“.
“Eder non sarà condizionato, anche se non ha segnato è sempre stato importante. Inizierà anche a segnare. Ha lavorato bene, è serio e abbiamo fatto un buon acquisto. Con la rincorsa del City per il titolo ne abbiamo vinte tante, dobbiamo fare lo stesso per arrivare terzi. Le squadre sono diverse, ma quando si recuperano punti e si centra l’obiettivo diventa importante. Chiameremo un centrocampista dalla Primavera, uno degli esterni può giocare in mezzo. Abbiamo soluzioni. Spero che Melo torni ad essere quello dell’inizio, quando è stato fondamentale per esperienza e qualità di gioco. Per i titolari venite a vedere gli allenamenti“.