Spalletti: “Inter pronta a reagire. Nessuno mi ha chiesto al cessione. Su João Mário e le limitazioni del governo cinese…”
L'allenatore nerazzurro ha presentato la sfida in programma domani al Mapei StadiumL’Inter domani affronterà il Sassuolo nella penultima giornata del girone di andata. I nerazzurri vengono dal brutto stop a San Siro contro l’Udinese, che non ha fatto perdere d’animo la squadra ed è pronta a ripartire per chiudere al meglio l’anno.
Luciano Spalletti in conferenza stampa ha presentato la sfida di domani, in programma alle ore 15 al Mapei Stadium contro la squadra di Iachini, al quindicesimo posto in classifica.
Ecco le parole dell’allenatore nerazzurro:
SASSUOLO – “Sono anni che è una squadra difficile da affrontare. Noi abbiamo lavorato correttamente, siamo dentro il percorso che volevamo fare all’inizio. Non dobbiamo fare nessun piano B, ma fare le cose che abbiamo fatto. Partita alla nostra portata, dobbiamo costruire questa vittoria”.
VECINO – “La sua assenza deve essere sostituita degnamente da un nostro qualsiasi calciatore. Matias è forte, un calciatore di qualità ma noi abbiamo una grande rosa”.
CALENDARIO – “Con il turno infrasettimanale, si accorciano i recuperi. Dobbiamo tenere conto di tutto e mettere la migliore formazione”.
REAZIONE DOPO LA SCONFITTA – “Fondamentale rialzarsi subito. Dobbiamo reagire continuando a fare quello che abbiamo sempre fatto. Da luglio tentiamo di reagire a quello che è successo precedentemente. Siamo quello che volevamo essere. Eravamo in cerca di una rotta giusta e ora ci siamo dentro. Non abbiamo un piano B da studiare. E’ tutto sotto controllo ma è chiaro che non vorremmo perdere mai. Quella contro l’Udinese è stata una partita che ha preso una brutta piega ma la squadra ha dato prova di saper stare in campo. Continuiamo su questa strada, in maniera forte”.
OCCASIONI – “Ha valore quello che vedo sul campo, sul giardino fiorito, delineato dalle rimesse laterali. Conta la voglia che hai ogni giorno per migliorarti e la vedo sempre nei miei calciatori. Ho completa fiducia in loro”.
MANCATI ARRIVI – “Non mi serve ragionare pensando a chi non è arrivato o a cosa manca. Non posso dire ai miei calciatori che non ho fiducia in loro, come posso confrontarmi successivamente con loro? E’ un discorso che non sta in piedi. Sabatini e Ausilio, se ci sarà la possibilità, se gli capiterà la palla al balzo, la butteranno dentro come Icardi e Perisic ma io sto bene così fino al termine della stagione. Possiamo ambire a grandi traguardi, poi sta ai calciatori determinare il risultato. Quando ci diciamo le cose, conta. Ce ne siamo dette tante ma il succo è che possiamo arrivare a delle posizioni importanti.
AVVERSARIE – “Ci sono diverse squadre forti, di livello alto, che avevano un obiettivo e magari può succedere il contrario. Noi dobbiamo stare lì a giocarcela”.
CALCIATORI IN USCITA – “Per ora nessuna richiesta. Quando ne arriverà una, la valuteremo. Con Ivan è stato fatto un discorso in estate ma per chi vuole giocare di più: le presenze non fanno classifica. A me interessa la classifica dell’Inter. Sento che uno vuole andare via, Skriniar ce lo chiederanno tutti ma conta che dobbiamo vincere il campionato. O siamo talmente forti che i calciatori non hanno dubbi sul fatto di voler giocare in una squadra più forte o vogliono tutti partire”.
SKRINIAR – “Skriniar lo vuole questo, lo vuole quell’altro, è fortissimo. Gioca ogni contrasto come se la sua vita dipendesse da quel contrasto. Quando decide di intervenire, palla sua o dell’avversario, ci va con tutta la sua forza e la sua ferocia agonistica. Ogni pallone conta per il risultato finale della squadra. Siamo l’Inter, dobbiamo avere ambizioni”.
CALENDARIO NATALIZIO – “Il problema non è giocare a Natale ma dobbiamo porci domande sulle nostre strutture, se sono capaci di ospitare tifosi, famiglie. Giocano ovunque in questo periodo dell’anno. Giocare col ghiaccio e col freddo può essere difficile ma se gli stadi sono confortevoli, la gente sugli spalti non ha problemi a vedere una partita alle 12:30 del 25 dicembre”.
JOAO MARIO – “Non mi ha mai detto di voler partire, neanche Sabatini. Forse è un discorso che hanno affrontato loro due. Per me è un calciatore dell’Inter a tutti gli effetti. Se mi confermerà quanto fatto vedere ieri, è chiaro che posso utilizzarlo, può darci le soluzioni per vincere le partite”.
PROPRIETA’ – “La società ha la stessa mia voglia di coinvolgere i tifosi ed essere chiara. Ci sono tempi per ogni cosa, si sta programmando una locandina per illustrare tutto quello che vogliamo fare. Questi colori, forti, devono coinvolgere i tifosi. Se li coinvolgiamo, in campo siamo ancora più forti”.
BOND – “Qualcosa è cambiato. Siamo partiti con delle previsioni, delle possibilità ma poi abbiamo dovuto sterzare. Dobbiamo essere tutti parte dei problemi e delle soluzioni. Siamo tutti dentro e non ci tiriamo indietro se ci sono problemi. In futuro sulla nostra strada incontreremo altri problemi e dovremo imparare a conviverci e ad affrontarli. Alla fine si faranno le dovute considerazioni, so benissimo che la società può avere ambizioni, limitate dalle regole, ma analizzeremo bene quello che capiterà. Non ci saranno budget importanti da investire, stiamo attenti a fare bene la nostra professione, a tirare fuori il meglio da tutti noi, consapevoli della nostra forza, che ci aiuterà ad arrivare dove vogliamo arrivare”.
SCONFITTA CONTRO L’UDINESE – “E’ successo a tutte le squadre, anche fortissime, di perdere delle partite. La Juve ne ha perse un paio, può succedere. Ma ho visto cose giuste. Abbiamo sbagliato cose che non avevamo fallito prima ma ci abbiamo lavorato e non ricapiterà più. Sono tranquillissimo perchè ogni partita va lottata e portata avanti duramente ma abbiamo le qualità per costruirci le prossime vittorie. Da allenatore, trovo molto interessante e intrigante la nostra squadra. Hanno fatto degli allenamenti e quando gli abbiamo portati dati, obiettivi personali da raggiungere, tutti hanno fatto il loro dovere. Io analizzo questi significati, non guardo ad altro”.
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