Faccia a faccia dirigenza-Inzaghi ad Appiano: ecco cosa è emerso
Ieri alla Pinetina è andato di scena un confronto diretto tra lo staff nerazzurro, compresi giocatori ed allenatore, e la dirigenza. Un faccia a faccia dovuto dopo la prestazione fornita con il Bologna e, soprattutto, la settima sconfitta rimediata in campionato.
La svolta deve partire da qui: la squadra è a un bivio e non può permettersi di imboccare la strada sbagliata. Il progetto va alimentato con i risultati e fallire non è un’opzione. Per questo, come evidenziato anche da Corriere dello Sport, i dirigenti hanno messo bene in chiaro le cose: la mancata qualificazione alla prossima Champions League non è contemplata.
Arrivare tra le prime 4 è fondamentale per gli introiti che ne deriverebbero, anche più di proseguire il cammino europeo in questa stagione o di vincere la Coppa Italia. E la cosa è stata ulteriormente ribadita ad Inzaghi, visti i tanti passi falsi e la bagarre in zona Champions. Meno attenzione alle gare secche se necessario, ma più concretezza sul lungo periodo e nelle partite “facili”.
Il calendario ora offre Lecce e Spezia, avversari sulla carta “semplici”, ma in stagione l’Inter ha faticato proprio con le “piccole”. Inzaghi ha fatto la voce grossa con i suoi giocatori, pretendendo più attenzione e “garra” anche nelle partite non di cartello. Vedremo se è stato sufficiente.
L’opinione di Passione Inter
Non è il primo faccia a faccia andato in scena questa stagione ad Appiano Gentile, ma si spera possa essere l’ultimo. Inzaghi dovrà gestire al meglio il finale di stagione se vorrà rimanere a guidare l’Inter. I tanti punti persi contro squadre medio-piccole, soprattutto in questo avvio di 2023, obbligano adesso i nerazzurri a fare filotto senza passi falsi. E non sarà facile visto che, tolto il Milan, da qui a fine stagione la squadra dovrà affrontare ancora Roma, Lazio, Juventus, Atalanta e Napoli.