Conte a 360°: “E’ importante entrare nella testa dei giocatori per creare feeling. Il segreto? Studiare. Sul mercato…”
Le parole del tecnico alla presentazione di FIFA 21Una lunga intervista ad Antonio Conte, tecnico dell’Inter, alla presentazione della nuova modalità di carriera allenatore in FIFA 21. Sul canale YouTube del club il tecnico ha parlato a 360° del suo ruolo all’interno della squadra e del rapporto con i giocatori: “Penso che il segreto del successo sia il lavoro, la passione, la voglia di migliorarsi e di studiare sempre perché il calcio cambia. La più grande sfida è nella gestione dei calciatori e riuscire a far pensare a 24 persona con il ‘noi’ e con l’ ‘io’ “.
CARATTERISTICHE DEL GIOCATORE – “Ogni bravo allenatore deve capire le caratteristiche del proprio calciatore, trovare una posizione per cercare di estrarne i pregi e di limitare gli aspetti più deboli. Al Chelsea con Moses è stato così, era un’ala offensiva e l’ho fatto giocatore esterno di centrocampo e lì ha capito di poter rendere al massimo e di essere uno dei migliori interpreti di quella posizione. Dipende dalla visione dell’allenatore. E’ molto bello vedere i cambiamenti ed ottieni dei risultati importanti. Il calciatore è felice”.
MERCATO – “E’ importante prima di tutto cercare il tipo di giocatore con le caratteristiche che si possa più avvicinare alla tua idea di calci. Bisogna avere visione, perché anche durante il mercato di riparazione del mese di gennaio riuscire l’elemento giusto anche in prestito è veramente importante”.
ALLENAMENTO – “L’approccio è più collettivo, cerchi ogni allenamento di allenare la squadra a quello che vuoi fare sia nella fase offensiva che difensiva per cercare di migliorarli nel movimento collettivo. Quello che dico sempre ai calciatori è che se noi vogliamo giocare a ritmi intensi dobbiamo allenarci. Ecco perché gli illustro tutte le situazioni che ci saranno poi in partita”.
FEELING – “E’ importante entrare nella testa e trovare il giusto canale per cercare di ottenere il massimo da lui”.
OBIETTIVO PERSONALE – “Vorrei godermi il percorso che inizio con le squadre di club che mi ingaggiano. Tante volte il fatto di dover vincere, portare aspettative alte ti fa dimenticare che c’è un percorso da fare e spesso te lo dimentichi”.
GIOCATORE DELLA STORIA DA ALLENARE – “Mio padre mi ha trasmesso la passione per il calcio e mi ha sempre parlato di Pelé. Per rispetto a lui dico Pelé”.
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