Conte, la sofferenza e poi la gioia: problemi societari fuori dallo spogliatoio, ora la stagione entra nel vivo
L'Inter affronterà Juventus (in Coppa Italia), Lazio e Milan nelle prossime tre gareAll’Inter, la società – inutile nasconderlo – ha i suoi problemi: e Giuseppe Marotta, ieri sera, prima della partita contro la Fiorentina, ha assicurato come le notizie sulla vendita delle azioni societarie – che prima o poi Suning completerà – non stiano distogliendo la squadra dalle cose di campo. Parole, in fondo: ma che sul campo hanno trovato conferma, con una squadra che ha giocato la propria partita portando a casa il minimo edittale contro la Fiorentina (i tre punti) giocando pure bene, e con un Antonio Conte di cui è rimasta scolpita la scena col tecnico che urla al telefono quasi strappandolo dalle mani del fratello Gianluca.
L’indicazione più importante di Fiorentina-Inter è tutta qui: nella notte di sofferenza di Antonio Conte (relegato, lo ricordiamo, in tribuna per scontare l’ultima giornata di squalifica dopo l’espulsione di Udine), ma anche nelle indicazioni che i nerazzurri hanno dato (la prestazione di Barella, la neutralizzazione dell’attacco della Fiorentina, la quarta partita di fila in campionato con la propria rete inviolata), nella capacità di tenere i problemi societari dietro le soglie degli uffici.
Messa così, il segnale è incoraggiante, anche perché davanti all’Inter, ora, c’è un trittico di partite fondamentali: il ritorno della semifinale di Coppa Italia contro la Juventus, per esempio, per la quale i discorsi – dopo l’1-2 dell’andata e con i rientri di Lukaku e Hakimi – sono ancora apertissimi, checché ne sostengano frettolose analisi apparse nell’ultima settimana su certa stampa; e poi le partite contro la Lazio (in super-forma) e il Milan, appuntamento decisivo per la corsa alla vetta. Di qui comincerà un percorso in discesa, in corrispondenza con la ripresa delle coppe europee, che vedranno tutte le rivali dell’Inter girare l’Europa, mentre l’Inter no. Il che è sicuramente un fatto negativo, beninteso: ma le medaglie, si sa, hanno due facce. A ciascuno la sua.
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