Intervistato da Sky Sport, Antonio Conte (allenatore del Tottenham) ha parlato dei suoi primi mesi a Londra, del suo ritorno in Premier League e della sua precedente esperienza all’Inter. Qui alcuni estratti:
Tra la sua prima Inter e questo Tottenham, c’è qualcosa di simile?
“E’ sempre difficile fare paragoni. Quando arrivi in una squadra che non vince da tanto tempo è inevitabile che la fiducia manchi. Tante volte al primo ostacolo ti butti giù e la negatività aumenta. Certe volte prendi dei gol che fatichi ad accettare. Ecco, a noi sta succedendo questo nell’ultimo periodo. Ma fa parte di un processo di una squadra che deve ancora crescere tanto per provare a essere competitiva. Abbiamo bisogno di lavorare tanto, ma a me non spaventa assolutamente. Una situazione rispetto al passato per me molto differente per prospettive, ambizioni e capacità di lottare subito per vincere”.
Nel mercato di gennaio ci sono state delle occasioni che il Tottenham avrebbe potuto cogliere e non ha colto?
“No, io penso che il Tottenham abbia fatto quello che poteva in quel momento. E’ molto difficile riuscire a far firmare a gennaio due giocatori come Bentancur e Kulusevski che, ripeto, sono il prospetto ideale per il Tottenham. Perché il Tottenham cerca giocatori giovani, da far crescere, da far sviluppare, non giocatori pronti”.
Lei all’Inter per colmare il gap di cui parlava chiedeva giocatori pronti?
“La visione, la filosofia del club è questa. E’ inevitabile che se vuoi crescere più rapidamente e se vuoi essere competitivo subito hai bisogno di giocatori con molta esperienza che poi la trasmettono agli altri nel team. Ma, ripeto, la visione del club è questa e continuerà a essere questa. Ci vorrà molta pazienza, cosa che continuo a spiegare a tutto l’ambiente e ai tifosi”.
Lo scudetto lo vince l’Inter?
“Sì, Sì lo vince l’Inter”.
La rivelazione dell'ex centrocampista dell'Inter
Cosa sta succedendo all'attacco dell'Inter
Segui la nostra diretta a partire dalle 19.30
Le parole del centrocampista turco