Conte: “Non so ancora dove andrò in estate. L’esperienza con il Chelsea mi ha arricchito”
L'ex tecnico della Nazionale parla del proprio futuroAntonio Conte è ospite a “E poi c’è Cattelan”. L’ex tecnico di Juventus e Chelsea ripercorre la prioria carriera: “L’esperienza al Chelsea è stata importantissima per la mia carriera. Un allenatore deve fare un’esperienza all’estero per aumentare il proprio bagaglio culturale. Differenze con l’Italia? Grandi differenze. Prima della partita in Italia appena entri in spogliatoio è come entrare in chiesa. In Inghilterra ti danno giusto il tempo di dare la formazione, poi il team manager parte con la musica a palla! La prima volta che ho sentito quel casino mi son girato verso Cudicini e gli ho detto ‘Ma sarà sempre così? Devono sperare che non trovo un bastone perché spacco tutto! Dove allenerò? Non so ancora dove andrò'”.
Una battuta su Pellé e sulla sfida persa contro la Germania dalla sua Italia: “Pellè scappato da me in Cina? Gli è convenuto anche economicamente andare in Cina! Sul momento non mi ero accorto del suo gesto. A fine partita si è pianto tanto, eravamo dispiaciuti per quanto successo. Darmian? Non era un rigorista, man mano che andava verso il dischetto diventava più curvo e cupo da quanto sentiva il peso del rigore.”.
“L’intensità ce c’è in Inghilterra è superiore” – continua Conte – “. Il campionato è meno tattico e più garibaldino, diciamo. Tempo libero?Ora è un problema passare il tempo. Mia figlia va a scuola a Londra, ma viviamo in campagna. Passo molto a tempo sul divano con la Tv”.
COLLEGHI – “Mazzone è un personaggio tosto, vulcanico, mi ha insegnato tanto. Simeone? Il suo gesto ai tifosi della Juve è un esempio del fatto che bisogna fare attenzione. Avevo letto la sua spiegazione nel post partita. Noi in campo dobbiamo pensare al fatto che quello che facciamo in campo si vede poi dall’altra parte. Dunque Ronaldo poi ha risposto al suo gesto che gli sarà valso da stimolo. Low? Grandissimo tecnico. Mourinho? Lui ha vinto il Triplete, dunque ha tutta la possibilità di fare questo gesto. Ci vuole grande rispetto da parte dei tifosi per gli allenatori. Lui ha vinto tanto”.
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