Coppa Italia – Inter-Juve, Inzaghi: “Domani testa solo alla finale. Bastoni? Ho dubbi”
La conferenza del tecnico nerazzurroSimone Inzaghi, alla vigilia della sentitissima finale di Coppa Italia tra Inter e Juventus, parlerà questa sera alle 18.45 in conferenza stampa, affiancato da Samir Handanovic. Queste le risposte del tecnico alle domande dei giornalisti:
LA CONFERENZA DI INZAGHI
SIGNIFICATO – “Siamo molto orgogliosi di essere qui. Sarà una partita importantissima, una finale. Non ci sono ricette ben precise per vincerle. Vanno giocate con determinazione e aggressività. Dovremo dare il 120%”.
SETTIMANA CLOU DELLA CARRIERA – “Sappiamo che è una settimana importante per tutti. Siamo consapevoli di quello che abbiamo fatto in questo percorso, da dove siamo partiti e dove siamo arrivati. Siamo stati molto bravi a fare bene, grazie ai ragazzi che mi hanno seguito tutto l’anno. Le aspettative sono cresciute lungo l’anno. Una volta finita la partita di domani penseremo alle ultime due giornate e alla lotta Scudetto. Penso che rispetto alla base di partenza è stato fatto un grandissimo lavoro, comunque vada. Ci giochiamo ancora tanto, l’8 luglio non mi sarei aspettato tutto questo”.
STAGIONE PARTICOLARE: BILANCIO PERSONALE – “Mi fanno piacere i numeri ed i risultati ottenuti, ma sono arrivati grazie alla squadra. La stagione è stata una grandissima stagione, abbiamo fatto per 7-8 mesi un grandissimo calcio, poi abbiamo avuto una flessione che abbiamo pagato. Se ripenso all’ottavo con il Liverpool e a questa finale, probabilmente riperderei ancora qualche punto per strada”.
PESO PISCOLOGICO CAMPIONATO E COPPA – “Noi dobbiamo lasciare da parte il campionato anche se non è semplice. Sarebbe stato meglio giocarla dopo le due ultime gare, ma era stato deciso tempo prima. Dobbiamo pensare gara per gara, per prima a questa finale importantissima”.
SENTI IL PESO DELLA RESPONSABILITÀ – “Le finali son tutte uguali come peso. Ne ho giocate già diverse ma non c’è una maniera perfetta per affrontarle. Dovremo sfruttare episodi e dettagli”.
VI SENTITE FAVORITI? – “La Juventus l’abbiamo incontrata 3 volte, son state tre partite diverse ma sempre molto combattute. Domani sarà una partita aperta, con tanta qualità. Come ho detto prima bisognerà sbagliare il meno possibile, perché le finali sono decise dai piccoli episodi”.
INTERPRETAZIONE DELLA GARA – “Le partite sono diverse una dall’altra. A volte vai sotto subito e vinci, vai in vantaggio subito e perdi. Questo gruppo ci ha messo il cuore sempre. IN 50 partite ne abbiamo perse 5 o 6 e alcune non avremmo meritato, ma abbiamo sempre dato tutto”.
RITORNO A CASA – “Sono stato 21 anni qui, rivedrò tante persone che mi hanno voluto bene nel mio periodo a Roma. Sono orgoglioso ora di essere l’allenatore di una grandissima squadra come l’Inter, con una grande storia alle spalle. Abbiamo vinto un trofeo e ce ne giochiamo nel finale altri 2”.
FAME – “Bisogna avere famo, bisogna approcciarla nel modo migliore dei modi. La Supercoppa l’abbiamo voluta tanto e l’abbiamo vinta. Ci siamo preparati molto bene, come avrà anche fatto la Juventus”.
SUPPORTO DEI TIFOSI DELLA LAZIO – “Ho avuto la fortuna di allenare Lazio e Inter e sono due grandissime tifoserie, sono contento di avere il supporto di entrambe. In trasferta abbiamo sempre avuto grande aiuto da parte dei nostri tifosi in questa stagione. Sappiamo che anche domani saranno importanti: saremo accompagnati da una tifoseria eccezionale”.
BASTONI E TURNOVER – “No, domani sera pensiamo solo alla finale e le scelte sono orientate a questo. Solo Vecino si è dovuto fermare, nulla di grave ma per domani non è disponibile. Bastoni è recuperato però chiaramente dovrò valutarlo bene domani mattina. Ho diversi dubbi perché le scelte vanno fatte ogni giorno e quando hai quasi tutti a disposizione ne hai di più”.
CALHANOGLU – “Ha fatto un’ottima stagione. Lui è un giocatore che abbina quantità e qualità. Oggi ha fatto il salto definitivo secondo me: ora è una mezzala completa. Lui ha molta voglia di lavorare”.
LA CONFERENZA DI HANDANOVIC
SIGNIFICATO – “Essere qui è motivo di orgoglio, volevamo arrivarci dopo tanti anni. E poi le partite con la Juve son sempre state combattute in questa stagione e i dettagli decideranno la sfida”.
APPROCCIO – “Dobbiamo semplicemente essere più bravi di loro in tutti, non basta una singola cosa. I 3 precedenti sono stati equilibrati, sia in campionato sia in Supercoppa. Mi aspetto una partita molto combattuta”.
COSA VUOLE VEDERE – “Quello che abbiamo preparato, che facciamo sempre. Giocare come ci siamo allenati e giocare bene a calcio. Mi aspetto di vedere quello che abbiamo fatto in settimana”.
COPPA O CAMPIONATO – “Non so se è più difficile la finale o rimontare il Milan. Il primo passo e domani, poi vedremo cosa succede”.
COSA MANCA NELL’APPROCCIO – “Qualche volta succede a tutti, non solo noi. Quando giochi tante partite ci possono essere dei passaggi a vuoto. Non lo fai consciamente. Le squadre che giocano una volta a settimana sbagliano meno perché giocano meno partite”.
CAMBIAMENTI NEGLI ANNI – “Son cambiate proprietà, obbiettivi. Ci son stati anni difficili, ma con il lavoro di tutti e il giusto percorso, l’Inter è tornata dove doveva stare, a competere per i titoli”.
JUVENTUS – “Io non toglierei nessuno alla Juve, le gare vanno giocate con i migliori. Il loro punto di forza? Le ripartenze”.