GdS – Dopo Lukaku, cambio di passo sui “buuu” allo stadio: si indagherà anche sugli ululati “segnalati”
Sino ad ora le indagini partivano dai cori "percepiti"Dopo anni trascorsi a reclamare una certa qual linea dura per episodi di ululati negli stadi, forse qualcosa più iniziare a muoversi, o forse lo sta già facendo: più che linea dura, forse, potrebbe bastare una linea giusta (punire i singoli che sbagliano, e non migliaia per causa di pochi, come a San Siro lo scorso anno), ma – come mette in evidenza questa mattina La Gazzetta dello Sport – negli ambienti federali si sta pensando ad un cambio di metodo in materia. Il tema è al vaglio del giudice sportivo Gerardo Mastrandrea, ed è quello del “supplemento di indagine”.
L’episodio scatenante, non occorre dirlo, sono i “buuu” di un drappello di tifosi della Sardegna Arena nei confronti di Romelu Lukaku, giocatore dell’Inter, domenica scorsa. Un episodio che ha fatto notizia e che ha costretto, in qualche modo, gli organi disciplinari a rivedere qualcosina: in pratica, la strada verso cui andare non sarà più quella per cui si indaghi solo in seguito a cori “percepiti”, ma anche – semplicemente – “segnalati” (da qualcuno che li abbia percepiti, beninteso). In federazione, il prossimo 12 settembre, se ne dovrebbe parlare: ci sarà Gravina, ci saranno i club. Si ridefiniranno anche le attenuanti per le società. Telecamere? Secondo Giulini, presidente del Cagliari, “non bastano” e per ora non se ne parlerà. Ma in Inghilterra hanno fatto miracoli.
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