Coronavirus, parla Casasco: “Panico ingiustificato. Giocare a porte chiuse può essere un obiettivo”
Il Presidente della Federazione Medico-Sportiva Italiana parla dell'emergenza legata al virus che ha paralizzato l'Italia interaIntervistato dai microfoni di Radio 1 nel corso del programma Radio Anch’Io Sport, il presidente della Federazione Medico-Sportiva Italiana Maurizio Casasco ha parlato dell’emergenza Coronavirus e delle sue possibili ripercussioni dal punto di vista sportivo e, in particolare, calcistico.
PANICO INGIUSTIFICATO – “Credo che occorra dare il gusto posizionamento alla questione. L’allerta probabilmente è arrivata tardi, ma oggi c’è un panico ingiustificato. Il contagio è facile, è vero, ma la mortalità è molto più bassa della normale influenza. Penso che sia importante intervenire sulle informazioni per evitare il contagio, dando la giusta allerta a tutta la popolazione evitando però il panico. Noi come Federazione medico-sportiva abbiamo dato indicazione a 4000 medici regionali, provinciali e sociali di come ci si deve comportare”
PORTE CHIUSE – “Giocare a porte chiuse? E’ un discorso questo che non deve riguardare solo la Federcalcio. Ci incontreremo alle 12 domani con tutti i medici generali. Tutti gli sport devono andare avanti insieme e giocare a porte chiuse può essere un obiettivo. I calendari sono intasati e giocando a porte chiuse la gente starebbe a casa a guardare la tv, un fattore positivo perché così c’è più prevenzione”
PREVENZIONE – “Sarebbe importante per tutti vaccinarsi contro l’influenza normale per evitare che si possano scambiare le due cose. Sarà importante non bere dalle stesse bottiglie negli spogliatoi ad esempio o gli stessi dovranno essere puliti, con le maglie non più raccolte in una cesta comune”