Immaginiamo che un certo peso l’abbia avuto anche Inzaghi…
Intervistato dal Corriere dello Sport, Joaquin Correa ha parlato dei suoi primi tre mesi in nerazzurro. Un bilancio tra le prestazioni personali e quelle di squadra, in vista del big match dell’Olimpico contro la Roma. Queste le sue parole:
Correa che bilancio fa dei suoi primi tre mesi all’Inter?
“Positivo. Ho avuto qualche problema muscolare che mi ha fermato ma la gente e i compagni mi hanno accolto alla grande. Qui sto bene e ho tanta voglia di togliermi delle soddisfazioni”.
In campo sembra all’Inter da una vita. Qual è il segreto?
“Merito del gruppo. Quando in estate si diceva che potevo venire, tanti ragazzi mi hanno scritto per convincermi. È stata una spinta in più per dire sì”.
Chi l’ha tormentata maggiormente?
(Ride) “Lautaro già quando eravamo insieme in Coppa America mi diceva che dovevo raggiungerlo, poi hanno iniziato Calha e Vidal“.
Immaginiamo che un certo peso l’abbia avuto anche Inzaghi…
“La sua è stata una spinta importantissima. Avevo altre soluzioni, ma ho fortemente voluto lavorare di nuovo con lui. É un grande allenatore, uno che ti fa stare bene. Alla Lazio ha ottenuto ottimi risultati e ha costruito un gruppo molto unito nel quale tutti sapevano ciò che potevano dare. È un tecnico ambizioso, perfetto per l’Inter”.
Eppure per l’Inter poteva firmare qualche anno fa quando, nel gennaio 2013, venne a Interello e a Appiano Gentile per un provino
“Anche allora ero stato vicinissimo e desideravo tanto restare. Era tutto fatto e invece…”.
Invece l’affare saltò
“Non la presi bene perché volevo l’Inter a tutti i costi: la ritenevo troppo importante per la mia carriera. Alla fine però questa maglia era nel mio destino e adesso la indosso con orgoglio”.
All’Inter qualcuno l’ha già battezzata “Mister doppietta”: o fa due gol oppure non segna…
“Allora speriamo che i tifosi si abituino alle mie doppiette. Io vorrei segnare sempre e mi spiace contro lo Spezia di esserci andato solo vicino vicino due volte, ma per me in campo la cosa fondamentale è aiutare la squadra a vincere, essere utile”.
Qual è stato il migliore Correa?
“Mi verrebbe da dire quello all’esordio, a Verona, e invece io preferisco quello contro il Napoli“.
Dopo esserci sbloccati grazie alla vittoria con il Napoli, l’Inter è pronta a vincere il secondo scontro diretto di fila?
“Contro Atalanta, Milan e Juventus abbiamo pareggiato incontri nei quali meritavamo qualcosa in più. Con il Napoli abbiamo messo le cose a posto. Vogliamo ripeterci, vincendo lo Scudetto: quindi, sì, l’obiettivo è vincere anche contro la Roma“.
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