Joaquin Correa e l’Inter, un amore mai sbocciato e ora destinato a un brutto divorzio. Voluto fortemente dal “testimone” di questo matrimonio, Simone Inzaghi, il Tucu non è mai riuscito a incidere per davvero con la maglia nerazzurra. Tra l’abbaglio iniziale, partite anonime, pochi gol (e quasi mai decisivi) e infortuni a ripetizione, l’avventura dell’argentino a Milano è stata un flop. Un fallimento per 33 milioni di ragioni, a partire dai numeri: 62 presenze, 9 gol, 5 assist. Questo il (magro) bottino di Correa da quando è un giocatore dell’Inter. Il pupillo di Inzaghi, colui che l’ha voluto a tutti i costi, è sbarcato all’ombra del Duomo nell’estate 2021 con l’obiettivo di far dimenticare – insieme a Dzeko – l’addio di Lukaku, l’uomo simbolo dello scudetto appena conquistato. Con il senno di poi, missione completamente fallita.
LE TAPPE – Il Tucu, arrivato per 33 milioni di euro dopo l’ottima parentesi alla Lazio, si presenta ai suoi nuovi tifosi nel migliore dei modi: doppietta (entrando dalla panchina) da sogno con l’Hellas Verona e vittoria in rimonta (3-1). Un esordio fantastico, difficile immaginare qualcosa di meglio. Dopo il boom iniziale, però, arrivano le prime prove opache e i primi infortuni. Si viaggia su questo trend fino al 31 ottobre quando, nella notte di Halloween, Correa fa vedere i mostri all’Udinese: altra doppietta, altro successo regalato all’Inter (2-0). Si è rivisto il giocatore del debutto, il popolo nerazzurro può fantasticare un tandem tutto argentino da urlo. E invece no. Perché quella contro i friulani, praticamente un anno e mezzo fa, è l’ultima rete decisiva dell’ex Lazio in maglia nerazzurra. Già, proprio così. I successivi 5 gol segnati in questo arco di tempo sono: l’inutile doppietta nella vittoria all’ultima giornata con la Sampdoria (4-0), in contemporanea con il trionfo tricolore del Milan a Reggio Emilia, e i centri di quest’anno con Spezia (3-0), Cremonese (3-1) e Sampdoria (3-0). E come se non bastasse, quasi tutti questi sigilli sono arrivati a risultato praticamente acquisito. In mezzo, per non farsi mancare nulla, ben 5 infortuni diversi che gli hanno fatto saltare un totale di 23 partite.
E ORA? – E ora il suo futuro è un enigma complicato da risolvere. Arrivato, come detto in precedenza, per circa 33 milioni di euro, adesso – secondo TuttoSport – diventa particolarmente difficile venderlo anche solo per una somma inferiore alla metà. Sempre per il quotidiano torinese, il prestito sembra l’unica via percorribile nel tentativo di rilanciarlo o comunque per sperare che possa tornare quantomeno vicino ai livelli di rendimento dei tempi biancocelesti, praticamente mai visti a Milano (se non in quelle due uniche fiammate con Verona e Udinese).
Riassumendo: con il senno di poi, il matrimonio Correa-Inter era il classico che “non s’ha da fare”. Ormai però non si può tornare indietro, si può solamente rendere il divorzio il meno doloroso (ma economicamente più remunerativo) possibile.
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