Correa sull’Inter: “Essere qui è un sogno, voglio vincere insieme a Lautaro”
Le parole del TucuJoaquin Correa, attaccante dell‘Inter attualmente infortunato, ha parlato ai microfoni di Inter TV della propria avventura in nerazzurro e della sua carriera. Ha dichiarato: “Mi chiamano Tucu fin da piccolo, mi piace. Chiamano così tutti quelli che partono da Tucuman e poi vanno a Buenos Aires. Da bambino ero trequartista, poi dopo cambi, vai qui e là, ma il mio vero ruolo resta quello. Veron? Mi ha insegnato tantissimo, sia dentro che fuori dal campo. Quando sono venuto all’Inter mi ha detto che ho scelto bene, mi ha fatto i complimenti. Io ero alla mia seconda partita all’Estudiantes quando lui si ritirò, fu una festa bellissima”.
ESPERIENZE PASSATE – “Anche Eto’o, quando ero alla Sampdoria, mi ha aiutato parecchio. Era ancora un giocatore pazzesco e mi dava tanti consigli. Al Siviglia in Spagna stavo bene, lì si gioca un calcio meno tattico rispetto all’Italia. Poi sono tornato in Italia alla Lazio e abbiamo vinto la Supercoppa. Ho ricordi bellissimi delle vittorie coi biancocelesti, la gente mi ha fatto sentire a casa. Sono stati 3 anni che porterò nel cuore. Inzaghi? Mi lascia essere me stesso. Mi dice di puntare l’avversario, di saltarlo”.
LAUTARO – “Abbiamo un bellissimo rapporto personale, stare insieme ci aiuterà anche a giocare di più insieme, sia in Nazionale che con l’Inter. Tutti e due vogliamo vincere. Vincere la Copa America è stata una grandissima cosa, l’Argentina non vinceva da tanto tempo, è stata una delle gioie più grandi per noi”.
L’ARRIVO ALL’INTER – “Non penso chiuda un cerchio. Per me è un punto di partenza, un sogno. Credo sia bello guardarsi indietro pensando al futuro. Ero un ragazzino che avevo l’ambizione di venire all’Inter, non è capitato prima ma grazie a tanti sforzi ora sono qui, adesso sono un uomo con più esperienza. C’è una foto che mi serve a rimanere con i piedi per terra perché in quel momento stavo sognando mentre ora sono qui e lo apprezzo ancora di più”.