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I sospetti del Corriere dello Sport: “Chi è il vero proprietario dell’Inter?”

Dopo la sentenza della Corte d’Appello su Steven Zhang, il presidente dell’Inter è ancora una volta al centro delle cronache e oggi il Corriere dello Sport gli dedica un articolo a firma di Alessandro F. Giudice nel quale vengono posti alcuni interrogativi potenzialmente lesivi della reputazione del club e dello stesso Zhang.

Giudice si chiede se la permanenza di Zhang nella carica di presidente dell’Inter sia compatibile con le norme federali e prende come riferimento le Norme Organizzative Interne della Figc (NOIF), le quali all’art. 22-bis impongono requisiti di onorabilità ai dirigenti di club, fra cui non trovarsi nella condizione di fallito.

Questi alcuni passaggi dell’articolo: “Volendo abbracciare un’impostazione formalistica, correttamente garantista, si dirà che non è stata pronunciata (ancora) una dichiarazione di fallimento personale, benché sia piuttosto evidente che Zhang si trovi in una situazione prodromica all’insolvenza. Cioè un debito, dichiarato esigibile, verso un soggetto la cui posizione creditoria è stata riconosciuta dalle autorità giurisdizionali“.

E ancora, un altro riferimento va ai requisiti di solidità finanziaria previsti dall’art. 20-bis per chi detenga almeno il 10% di una società professionistica. “Si dirà che nella catena di controllo non figura Steven Zhang bensì una cascata di veicoli che dal Lussemburgo arriva in Cina ma il comma 2 prevede che in caso di «società o enti, nazionali o esteri, di qualsiasi genere […] i requisiti di onorabilità devono essere soddisfatti da coloro che ne esercitino i poteri di rappresentanza o ancora ne risultino i beneficiari effettivi». Analogamente, i requisiti di solidità finanziaria vanno attestati con referenze bancarie. Di quali referenze dispone chi – come Suning Holdings – ha già dato default su un debito attraverso una controllata?“.

L’articolo si chiude con le affermazioni più pesanti: “Non manca chi obietti che Steven non è formalmente il proprietario dell’Inter ma allora occorre farsi due domande, soprattutto nel periodo in cui la procura milanese pare assai sensibile a questi temi: chi è il vero proprietario dell’Inter? Chi ne è il beneficiario effettivo, secondo la definizione delle NOIF? […] I regolatori possono ancora evitare l’argomento?“.

Simone De Stefanis

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