CorSera: “Thohir lascia un’Inter più forte ma resta il problema terzini”
Dalla colonne del Corriere della Sera, Guido De Carolis analizza la nuova Inter che si appresta ad iniziare l’ennesima stagione di transizione, passando dal partente Erick Thohir al nuovo tecnico Frank de Boer:
THOHIR E DE BOER – “È cambiato tutto all’Inter, la speranza è che stavolta abbia imboccato il sentiero giusto. Con l’ingesso della nuova proprietà cinese è stata sancita l’uscita ufficiale di Massimo Moratti, non ancora quella del presidente Erick Thohir e dell’ad Michael Bolingbroke. L’arrivo del gruppo Suning ha portato ad accelerazioni improvvise, all’inaspettato licenziamento di Roberto Mancini e all’arrivo in panchina di Frank De Boer. L’allenatore olandese è forse l’ultima scommessa da vincere per Thohir, che entro giugno cederà il suo restante 30 per cento e saluterà la serie A, senza averla mai capita né amata fino in fondo. L’Inter però ricomincia con una squadra dagli ottimi valori tecnici e con diverse soluzioni tattiche”.
LA SERIE A – “L’Inter è quasi completa, non ancora a livello della Juventus, ma il gap con Roma e Napoli e stato colmato con gli acquisti di Candreva e Banega e con la conferma di capitan Icardi. Chiudere l’acquisto del portoghese Joao Mario darebbe ulteriore spinta al nuovo progetto e certificherebbe per i nerazzurri il ruolo di anti Juve. Pur non giocando bene, l’anno scorso l’Inter partì fortissimo. Non sarà facile per De Boer bissare quell’avvio. Il calendario non è proprio semplice, con l’esordio su un campo insidioso come quello del Chievo e la Juventus alla quarta giornata. Servirà tempo all’olandese per oliare il suo 4-3-3, un modulo a lui caro che potrebbe spesso virare al 4-2-3-1. Elemento cardine sarà Banega, centrocampista dai piedi buoni più votato però alla fase offensiva che a coprire. Inevitabilmente però l’uomo chiave resta Mauro Icardi: è il centravanti del presente e del futuro”.
LE COPPE – “L’Inter però deve tornare a misurarsi anche con le coppe. Da settembre per i nerazzurri riprende l’Europa League e sarà un impegno che distoglierà comunque dalla corsa in campionato. Mancini lo scorso anno restò senza una formazione titolare fino a metà febbraio: ruotava continuamente gli uomini per non escludere nessuno. Per De Boer sarà una necessità. La debolezza dell’Inter resta nei terzini: i nuovi acquisti Ansaldi ed Erkin potrebbero non bastare a colmare il vuoto tecnico”.