Arrivato in punta di piedi lo scorso maggio, Oaktree ha deciso di utilizzare un profilo basso per entrare nel mondo Inter. Il fondo statunitense ha ribadito piena fiducia all’operato del management, riconfermando in blocco il gruppo dirigenziale che ha portato il club nerazzurro ai successi degli ultimi anni.
Pieni poteri a Marotta che è stato promosso a nuovo presidente dell’Inter dopo aver salutato Steven Zhang. Insomma, Oaktree ha capito sin dal primo istante che il club stava andando nella direzione corretta e che sarebbe bastato poco per intercettare il consenso dei tifosi.
Come scritto questa mattina da La Gazzetta dello Sport, c’è una costante con la vecchia gestione che riguarda innanzitutto l’ambizione. Una delle tre stelle polari fissata dal fondo, infatti, riguarda la competitività: Oaktree vuole tenere l’Inter più in alto possibile e già questa stagione si aspetta il bis Scudetto e la qualificazione diretta agli ottavi di Champions League senza passare dai playoff.
In secondo luogo, verrà data continuità all’opera di riduzione delle spese e al risanamento dei conti: dopo aver fatto registrare una perdita di 36 milioni nell’ultimo esercizio finanziario, l’obiettivo è di chiudere in attivo i prossimi bilanci (non succede dai tempi di Moratti).
Infine, grazie alla propria provenienza, Oaktree cercherà di aprire all’Inter il mercato statunitense, passando possibilmente dalla costruzione di un nuovo stadio di proprietà. Il terzo obiettivo riguarda infatti il tema dei ricavi, che il fondo vuole continuare ad allargare anno dopo anno.
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