Giunti al secondo ed ultimo giorno del Social Football Summit 2021 di Roma, con la copertura del nostro Lorenzo Polimanti la redazione di Passione Inter ha potuto raccogliere le dichiarazioni rilasciate da Carlo Cottarelli in occasione del suo intervento in programma questa mattina. Il ‘leader’ di InterSpac, progetto fondato sull’azionariato popolare che punta ad acquistare delle quote del club nerazzurro, ha spiegato le difficoltà iniziali avute dal gruppo, anticipando che presto verrà elaborata una proposta concreta dinnanzi alla quale Steven Zhang dovrà quantomeno riflettere in maniera approfondita. Queste le parole raccolte in diretta da Roma:
L’INTERVENTO INTEGRALE
AZIONARIATO POPOLARE – “InterSpac è nata da un gruppo di 16 tifosi interisti che promuove l’idea dell’azionariato popolare. Vale a dire un numero molto elevato di tifosi che diventa proprietario della squadra, un modello che non è nuovo: i principali club del calcio mondiale come Barcellona, Real Madrid, Bayern Monaco e in generale tutto il calcio tedesco, sono di proprietà dei tifosi. Ma c’è una differenza fondamentale con la nostra proposta, queste sono nate con l’associazione di tifosi, nel nostro caso si tratta di trovare le risorse per acquistare una parte della società”.
ZHANG – “Quello che ha detto nell’assemblea dei soci ha senso, è stufo di sentir parlare di azionariato popolare e vuole valutare una proposta concreta. Noi stiamo lavorando per preparare un progetto che a tempo debito presenteremo alla società. Il nostro progetto non esclude anche la presenza di qualche investitore esterno, l’idea è di avere comunque una quota molto elevata. Per il momento rimane una bellissima idea, vedremo se ci sarà l’interesse del club, dei tifosi e la presenza rilevante di altri investitori”.
NUOVO SAN SIRO – “La cosa fondamentale è avere uno stadio moderno, poi se fatto nell’attuale San Siro o se in un nuovo stadio io personalmente sono abbastanza neutrale. Mi sembrerebbe ovvio però che un modello di azionariato popolare dovrebbe avere uno stadio più vicino come dimensioni a quello del Bayern che a quello della Juventus. Piuttosto che averne 40mila che pagano di più, preferisco averne 75mila come quelli del Bayern che pagano un po’ di meno, poi non voglio fare il populista”.
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