10 Marzo 2018

Crespo: “Le mie esperienze all’Inter sono state molto diverse. Martinez? Lo reputo molto bravo”

Le parole dell'ex attaccante dell'Inter su Lautaro Martinez

Hernan Crespo, ex attaccante dell’Inter, ha parlato a Radio Deejay della sua doppia avventura all’Inter e ha espresso un suo parere su Lautaro Martinez, attaccante argentino, presto nerazzurro. Ecco le sue parole: “Son state due esperienze diverse: la prima fu nel periodo in cui rivinceva poco e nulla, riuscimmo ad arrivare in semifinale di Champions con il Milan e raggiungere il secondo posto in campionato dietro la Juventus. La seconda fu invece quella dopo Calciopoli. Una squadra in cui mi identifico? E’ difficile, ogni squadra mi ha dato qualcosa e avevo età diverse. Il Parma mi ha permesso di capire come giocare nel calcio italiano, ricordo la fine dell’era Cragnotti con la Lazio, l’Inter di Moratti e la necessità di vincere. Non dimentico la finale di Istanbul con il Milan”.

Martinez? Io lo reputo molto bravo. Può giocare esterno, punta o seconda punta, ha qualità. Io vengo dal vecchio calcio italiano, che diceva ‘gavetta’: dall’Argentina alla piccola squadra italiana sino alla grande. Ora invece è diverso, se fai bene in patria puoi arrivare all’Inter. Però anche Icardi è dovuto passare dalla Samp prima di approdare ad Appiano. E’ uno che i suoi gol li ha sempre fatti, anche se alcune situazioni extracalcistiche le ha pagate perché inesperto. Credo che per Lautaro servirà tempo. Vedremo come si ambienterà, sicuramente non sarà semplice. Calcisticamente non ho dubbi sul suo valore”.

“Eravamo in ritiro con Mancini, eravamo sul pezzo. Ma cominciava a intravedersi qualcosa che non andava dell’era Cragnotti. Poi ad un allenamento a Formello il figlio di Cragnotti era al telefono: ci chiamava uno alla volta e ci diceva dove avremmo giocato. Era il 31 agosto, pensavamo fosse tutto a posto dopo quel giorno, che avremmo giocato per la Lazio. La sera dovevamo affrontare la Juventus e ricordo che Nesta voleva restare ma andò al Milan. Io arrivai in serata al ritiro e Cragnotti mi disse: “Non giochi, vai all’Inter”. Io e Alessandro ci ritrovammo così il giorno dopo a San Siro per un’amichevole tra le nostre due nuove squadre: lui fu presentato alla curva del Milan e io a quella dell’Inter”. 

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