Cruz: “Inter, contro il Torino errori inspiegabili, ma dev’essere l’anti-Juve. Lautaro fortissimo, paga l’ambientamento. Su Modric…”
Ecco la prima parte dell'intervista rilasciata dal JardineroBomber argentino di razza, di quelli che arrivano e ti entrano nel cuore con poche giocate. All’Inter i tifosi continuano ad amarlo: sarà per la straordinaria capacità di vedere il bianconero della Juventus e segnare sistematicamente. Julio Ricardo Cruz in nerazzurro ha lasciato ricordi straordinari, legate ad un attaccamento puro verso i colori della Beneamata. Io occasione di Bologna-Inter, lui che sarà doppio ex della sfida, è stato raggiunto da La Gazzetta dello Sport. Questa la prima parte dell’intervista.
Cruz, ripartiamo da Inter-Toro.
“Inspiegabile. Errori dei singoli compresi. L’ho guardata dall’inizio alla fine quella partita: volavano prima, si sono affossati dopo. Com’è possibile, dopo un inizio così veloce e sicuro, appiattirsi in quel modo?”.
Condizione atletica. Torino. Mancanza di… Modric.
“Ah beh. Modric è di un’altra categoria. Messo lì in mezzo avrebbe potuto fare come Cristiano Ronaldo farà con la Juve: il vuoto. Mi sarebbe piaciuto vedere Luka in mezzo al campo: l’Inter sarebbe stata una squadra competitiva al cento per cento”.
E adesso a che altezza è: all’ottanta, novanta, settanta?
“Non posso saperlo io. La cosa certa è che se vuoi vincere lo scudetto, beh, partite del genere le devi vincere. Ho visto un bel Torino, sia chiaro, ma prenda il Napoli dello scorso anno o di due anni fa: non vinceva gare che doveva far sue, lo scorso campionato ha sbancato lo Stadium, ma per i punti che ha perso contro le meno grandi è arrivato secondo”.
Onestamente: crede che l’Inter sia l’anti-Juve o che debba esserlo a prescindere.
“Entrambe. Quando ero all’Inter il punto era questo: il derby è contro la Juventus, poi è vero che c’è il Milan, ma la rivale è la Juventus. Devi dare anche questi segnali. L’Inter deve essere l’anti-Juve, ripeto, e Spalletti può pensare quel che vuole ma il concetto su cui lavorare è quello. Anche perché sarebbe ora che l’Inter tornasse a battagliare in cima. Non succede da otto anni praticamente”.
Per sabato potrebbe rientrare Nainggolan, nel Bologna fuori il suo connazionale Palacio.
“Mi dispiace per il Bologna e per Rodrigo che è stato anche interista e del quale i miei amici bolognesi parlano benissimo. Speriamo in Destro. Quanto a Nainggolan, che dire: può essere l’allacciamento giusto fra i due reparti, oltre che un combattente inesauribile”.
Lautaro Martinez fa fatica: tutto comprensibile, è un ragazzo in un mondo nuovo.
“Il Lautaro che ho visto in Argentina è un giocatore fortissimo. Letale, sicuro. Ma è fin troppo chiaro che l’ambientamento fra calcio sudamericano ed italiano si paga. Per forza”.
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