11 Novembre 2019

Cruz: “Lautaro Martinez è scatenato. Ibrahimovic? All’Inter mi chiedeva consigli sui vini”

El Jardinero sulle colonne de La Gazzetta dello Sport

Dai complimenti per Lautaro Martinez per l’esplosione compiuta in questa stagione, ai tanti ricordi che lo legano a Zlatan Ibrahimovic e Sinisa Mihajlovic: nella seconda parte dell’intervista sulle pagine dell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport Julio Ricardo Cruz rivive alcuni momenti della sua Inter, raccontando anche il rapporto di amicizia dell’attaccante svedese e del tecnico serbo già nello spogliatoio nerazzurro. Queste le sue parole:

Ibra e Sinisa erano così legati in quell’Inter?
“Sì, molto: se uno non conosce Mihajlovic, quando ti guarda con quegli occhi che pare ti voglia sbranare da un momento all’altro, pensa a un uomo che mette paura. Invece no: è un uomo leale, che ti aiuta se ne hai bisogno, sempre. Ha valori forti e una famiglia bellissima. Se l’ho sentito? Non ultimamente ma gli ho mandato alcuni messaggi; Arianna  emia moglie, poi, si sono telefonate diverse volte”.

Dica: chiunque abbraccerà Ibrahimovic, che tipo si deve aspettare veramente?
“Io e lui scherzavamo spesso fuori dal campo. Sa cosa mi chiedeva? Consigli sui vini, anche se so che non beveva affatto e non credo abbia cambiato abitudini”.

L’Ibra di tutti i giorni è?
“Lo ami comunque: perché è a modo suo, perché magari perde il pallone e non lo insegue, perché ha quello sguardo di sfida costante e magari anche lui sembra volerti sbranare come Mihajlovic, ma ti fa vincere”.

Oggi ha trentotto anni…
“Magari ha smussato certe sue spigolosità, chissà… E credo che se dovesse arrivare a Bologna finirebbe in una città bellissima con gente competente capace di incendiarsi davanti a uno come lui. Oltretutto il Bologna è una squadra alla quale Sinisa ha dato un’identità precisa, può fare un ottimo campionato e credo lo farà, a prescindere dagli stop avuti e dalla difficoltà del momento. Per Ibra, e per come è lui, sarebbe una bella sfida”.

Lo chiediamo a tutti: cosa sta insegnando Sinisa al mondo?
“E’ il senso del combattere per quel che si ha: perché il suo lavoro gli piace, perché sa farlo, perché sta bene con la sua squadra, perché vuole viverla anche da lontano traendone forza, risorse, energia. E tutto questo lo ha fatto anche alla luce del sole. Un esempio”.

Ultima cosa: a gennaio il Bologna accoglierà Domiguez.
“Non lo conosco benissimo ma so che è un ragazzo di grandi qualità. Ai bolognesi dico solo una cosa: lasciatelo crescere in pace, perché gli argentini ne hanno bisogno e, ultimo esempio, anche Lautaro Martinez, che adesso è scatenato. Sennò c’è sempre Juan Manuel, mio figlio: fa spesso gol, volevano fargli una clausola rescissoria da 20 milioni e alla fine siamo scesi a 10. Fra un po’ sentirete parlare anche di lui: devo ammetterlo, è bravo”.

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