Da Biraghi a Sanchez, come cambia l’Inter con il mercato: la top 11 di Conte tra ballottaggi e possibilità
Chiuso il mercato, ecco l'analisi di Passioneinter.com sulla formazione tipo dei nerazzurriSi è chiusa la sessione estiva del calciomercato, dove abbiamo visto un’Inter davvero scatenata su tutti i fronti: sia in uscita che in entrata infatti, il club ha cercato fin dal primo giorno di accontentare le richieste di Antonio Conte. Obiettivo? Ridurre quel gap che persiste ormai da anni con le prime della classe. Il tecnico leccese ha per le mani una squadra duttile ma con un’idea di base ben precisa: il 3-5-2. Un modulo caro all’ex ct della Nazionale che però all’occorrenza potrebbe trasformarsi anche in un 3-4-3. Analizziamo dunque tutte le possibilità, i ballottaggi ed i dubbi che i nuovi acquisti danno all’allenatore.
DIFESA: LA CERTEZZA DI CONTE
L’unica certezza della nuova Inter di Conte è sicuramente la difesa a 3: davanti al titolarissimo, nonché capitano, Samir Handanovic, il tecnico leccese ha optato fin dall’inizio per un deciso cambiamento rispetto al passato (caratterizzato dalla linea a 4). Il pilastro resta sicuramente Milan Skriniar che, insieme a Stefan De Vrij e Diego Godin, compone uno dei reparti difensivi più forti e completi dell’intero panorama calcistico, almeno sulla carta. Il terzetto sarà quasi sicuramente questo, ma dietro non staranno di certo a guardare: D’Ambrosio ha sempre mostrato grande affidabilità ed è facile prevedere una staffetta con Godin. Partono invece più indietro nelle gerarchie sia Andrea Ranocchia (che però sta approfittando al meglio della momentanea assenza di De Vrij) che Alessandro Bastoni.
ESTERNI: CURA-CONTE PER CANDREVA ED ASAMOAH
Il ruolo chiave nel 3-5-2 di Antonio Conte è sicuramente quello dell’esterno di centrocampo. I due laterali infatti dovranno essere bravi a garantire nell’arco dei 90 minuti sia spinta offensiva che copertura in fase di non possesso. Anche in questo senso il mercato dell’Inter si è focalizzato su due profili in grado di ricoprire il ruolo senza troppe difficoltà: parliamo di Valentino Lazaro e l’ex Primavera Cristiano Biraghi. I due, insieme ai già presenti Candreva ed Asamoah, completano così la batteria di esterni a disposizione del tecnico ex Chelsea. Complice l’infortunio durante la preparazione, Lazaro parte leggermente sfavorito rispetto al numero 87 nerazzurro, chiamato alla riscossa dopo due anni dell’era Spalletti decisamente sotto tono, e che all’esordio contro il Lecce ha mostrato tutto quello che ancora è in grado di dare e di fare, con la cura-Conte. Il ruolo di Candreva sarà fondamentale nell’arco della stagione anche in un’eventuale 3-4-3, essendo in grado di giocare senza problemi anche come esterno d’attacco. Sulla fascia sinistra invece, è più salda la posizione di Asamoah, presente già nella Juventus dei record dello stesso Conte.
CENTROCAMPO: ECCO LA QUALITA’
E’ sicuramente la zona di campo più rimaneggiata durante l’estate insieme al reparto offensivo: Stefano Sensi e Nicolò Barella infatti sono andati a sostituire i partenti Radja Nainggolan e Joao Mario. Il primo si è perfettamente adattato al gioco di Conte: Brozovic ha finalmente trovato il compagno adatto con cui dialogare per impostare la manovra. Il centrocampista ex Cagliari sta trovando invece un po’ più di difficoltà ad entrare negli schemi. L’investimento fatto dall’Inter per Barella è stato notevole (circa 45 milioni di euro), ed è dunque difficile immaginare un suo scarso utilizzo. La concorrenza però è ampia e Matias Vecino, in questo senso, è un giocatore di cui difficilmente Conte si priverà. Il perno centrale resta Marcelo Brozovic, mentre Gagliardini e Borja Valero sono più dietro nelle gerarchie.
ATTACCO: LAUTARO O SANCHEZ CON LUKAKU?
Il pacchetto a disposizione di Conte è decisamente di primo livello: nonostante le cessioni di Icardi e Perisic infatti, il mercato in entrata dell’Inter è stato importante. Sono arrivati dal Manchester United Romelu Lukaku – l’acquisto più caro della storia nerazzurra – ed Alexis Sanchez. Un attacco fisico ma allo stesso tempo mobile, in cui non va dimenticata la figura di Lautaro Martinez. Il Toro è atteso alla grande consacrazione ed avere al suo fianco giocatori di calibro internazionale non potrà che portargli benefici. Il ballottaggio con il Niño Maravilla è aperto, con l’argentino pronto a giocarsi le sue carte per consolidarsi come titolare di questa Inter. Resta indietro Matteo Politano, che potrà però fungere da autentico jolly per un’eventuale passaggio al 3-4-3 a partita in corso: ecco dunque spiegata la resistenza della società all’assalto della Fiorentina per l’ex Sassuolo.
FORMAZIONE TIPO: 3-5-2
FORMAZIONE TIPO – (3-5-2): Handanovic; Godin (D’Ambrosio), De Vrij, Skriniar; Asmoah (Biraghi); Vecino (Barella), Brozovic, Sensi; Candreva (Lazaro); Lautaro (Sanchez), Lukaku. All. Conte
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