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Da Inzaghi a Lautaro, Thuram è pazzo dell’Inter: “Ecco perché l’ho scelta”

Si è discusso più volte in queste prime settimane della nuova stagione dell’impatto avuto da Marcus Thuram nel mondo Inter. Il centravanti francese, arrivato a parametro zero la scorsa estate, si è preso subito un posto al centro dell’attacco al fianco di Lautaro Martinez, conquistando i tifosi nerazzurri a suon di gol, assist e giocate da fuoriclasse.

In una lunga intervista concesse sulle pagine de L’Equipe, Thuram ha parlato dell’incredibile crescita avuta in così poco tempo una volta approdato all’Inter: “L’Italia mi insegna ad essere maniaco per il lavoro. Questo è uno dei motivi per cui ho scelto l’Inter. Poi mi sta dando altre cose, in Italia mi viene chiesto di giocare molto per i miei compagni, di fare da appoggio per i centrocampisti e di attaccare la profondità. È un mix di molte cose. Muovendomi dentro al gioco, ho dovuto imparare nuovi metodi qui. In pochissimi mesi all’Inter sono cresciuto tantissimo”.

INZAGHI – “Mi ha portato questa visione sul calcio secondo cui facciamo le cose per ottenere un risultato. Una posizione, un movimento, tutto viene fatto per una buona ragione. In effetti, ogni movimento in campo innesca qualcosa. E su questo si lavora ogni giorno, con tanti video, undici contro zero dove tutti i movimenti vengono eseguiti in maniera perfetta. Con lui sto migliorando la mia intelligenza di gioco”.

LAUTARO – “Lautaro è uno dei migliori attaccanti al mondo. È istinto. L’uno sente le qualità dell’altro. È un calciatore molto tecnico, sa far giocare i suoi compagni. È chirurgico. Quello che mi piace è questa sua qualità nell’ultimo tocco, la calma che ha. Sono felice di giocare con lui. Stare con Alexis Sanchez, che non si abbatte mai, è fonte di ispirazione. Anche il modo in cui muove il corpo Marko Arnautovic mi ispira. È il club perfetto per continuare a crescere”.

Milano, Italy. 19 Agusut 2023 . Lautaro Martinez of Fc Internazionale during the Serie A football match between Fc Internazionale and Ac Monza.

RUOLO – “Quando entro in campo, in una partita, in allenamento, devo essere decisivo. Mi sento un numero 9”.

INTER – “L’Inter mi contattò due anni fa. Giocavo ancora come esterno, ma mi volevano come 9. In pochi vedevano queste qualità. Loro avevano una conoscenza molto precisa del mio potenziale sviluppo”.

PSG – “Se mi voleva il PSG? Ho parlato con tanti altri club. Non è stata una scelta facile. È stata una scelta che avrebbe definito la mia carriera. So di aver fatto la cosa giusta e non chiedo a nessuno di capire la mia scelta”. 

SCELTA – “So che chi conosce il calcio sa cosa rappresenta l’Inter, i giocatori enormi che ci hanno giocato. Quando indossiamo questa maglia sentiamo di indossare una storia. C’è un entusiasmo straordinario, quando incontro la gente per strada tutti parlano della partita che sta per arrivare. Vieni a vedere il derby, il rumore, le emozioni. Dopo il mio gol, ad esempio, è stato spettacolare. È uno dei club più grandi d’Europa. E poi sono arrivato in una squadra matura, che funziona molto bene, che è stata finalista in Champions League con grandi giocatori. La mia scelta è legata a tutto questo”.

Antonio Siragusano