Da Simone Icardi a Yago Del Piero: quando il cognome non basta
Giriamo il mondo alla scoperta dei più curiosi casi di omonimia nel calcioSi chiamano Icardi, Ronaldo, Messi, Michel Platini, Roberto Baggio e Maradona ma con questi campioni hanno in comune solo il cognome (e a volte anche il nome). Parliamo semplicemente di giocatori che portano sulle spalle cognomi pesanti ma che non hanno alcun grado di parentela con i celebri omonimi e sono pressoché sconosciuti.
“Icardi passa al Catanzaro“: non dovete spegnere la Playstation perché è tutto vero. Non si tratta neppure della classica bufala di mercato ma parliamo di un titolo che si è potuto leggere sui giornali nella scorsa estate. Simone però, di mestiere fa il centrocampista, a differenza del capitano dell’Inter. Cresciuto nelle giovanili della Roma, ha il vizietto del gol e si ispira a Nainggolan. Dopo essersi messo in mostra in Serie D con il Lupa Castelli Romani, ha sposato nel 2016 il progetto del Catanzaro con il sogno magari di calcare un giorno gli stessi palcoscenici del suo omonimo.
Molti sicuramente ricorderanno Yago Del Piero, cresciuto nelle giovanili dell’Inter, in cui ha giocato dal 2008 al 2013. Il centrocampista classe 1994, che ha vestito anche le maglie di Cesena e San Marino, attualmente gioca nell’Unione Sportiva Dilettantistica Opitergina, club militante nel Campionato Veneto di Promozione.
Anderson Balotelli invece ha 19 anni e sta mandando in estasi i tifosi del São Francisco Futebol Clube di Santarém, città di circa 300mila abitanti nell’entroterra settentrionale del Brasile. Il suo idolo? Proprio Mario: “Fisicamente gli somiglio e mi ispiro a lui”. Ma non è finita qui perché al suo fianco, anzi, mezzo passo indietro, c’è il classe ’92 Cleucio Rocha dos Santos Riquelme, anch’egli brasiliano, a differenza del fuoriclasse argentino Juan Román, ex Boca e Villarreal.
E’ noto a tutti che il Brasile è il paese del divertimento e se vogliamo continuare a sbizzarrirci dobbiamo rimanere nel paese verdeoro. Scopriremo così che è qui che è nato il trequartista dello Zlate Moravce-Vrable Roberto Baggio o l’attaccante, attualmente svincolato, Michel Platini che in carriera ha giocato anche nel CSKA Sofia e nel Ludogorets oppure Ewerton Maradona, trequartista dell’União Recreativa dos Trabalhadores, che non ha nulla che vedere con il Pibe de Oro. Gioca invece nel Londrina, dopo aver indossato la maglia del Palmeiras, Patrick Vieira, omonimo dell’ex centrocampista di Arsenal, Juve, Milan e Inter.
Fa uno stranissimo effetto leggere sulla maglia del Novara il nome di Ronaldo. Pompeu da Silva, centrocampista brasiliano classe 1990, si chiama come tre dei più forti al mondo, che insieme hanno vinto sette palloni d’oro: da Cristiano al Fenomeno, fino a Ronaldinho. Proveniente dal settore giovanile del Mantova, passa alla Lazio, dopo aver vestito la maglia dell’Empoli e del Pro Vercelli, anche se con i biancocelesti non ha mai giocato: prima la Salernitana, ora il sogno della A inseguito con il Novara. La sua arma segreta? I calci piazzati.
Ancor più strano forse immaginare un Messi che gioca nel remoto campionato angolano, più precisamente nel Porcelana Fc. Parliamo di un trequartista camerunense classe 1980 che nella sua carriera ha totalizzato 74 presenze, tra cui 6 nel campionato belga con la maglia del Lokeren, realizzando 4 gol.
Donigio Inzaghi, attualmente svincolato, è nato in Guinea e anche lui è una punta centrale, così come lo sono stati Filippo ed il fratello Simone. Mykyta Shevchenko invece è il secondo portiere dello Shakhtar Donetsk mentre Gabor Puskas, di nazionalità ungherese come l’ex fuoriclasse del Real Madrid, ha ventiquattro anni e gioca come terzino destro nel Pécsi MFC, club ungherese di terza divisione.
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