15 Giugno 2020

Da Spalletti a Conte, l’Inter è cresciuta ma si poteva fare di più: Serie A ed Europa League per tirare le somme

La squadra nerazzurra ha mostrato netti miglioramenti rispetto al passato ma manca il salto di qualità definitivo

Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano del Napoli, in casa Inter è tempo di primi bilanci. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, le certezze sono due: Conte ha migliorato l’Inter ma avrebbe anche potuto dare qualcosa di più.

Ha rigenerato Candreva, fatto crescere Bastoni, valorizzato De Vrij, rieducato Lukaku e, per ultimo, è riuscito a valorizzare anche Eriksen. Ingeneroso però sarebbe dimenticare il lavoro di Spalletti.

Conte ha trovato un’Inter già capace di palleggiare e pressare alto, anzi, prima lo faceva anche di più. Possesso: Inter 2018-19: 58,7%; Inter 2019-20: 52,3%. Palloni recuperati nella metà campo offensiva: Inter 2018-19: 423; Inter 2019-20: 355. Ma spesso si trattava di un possesso sterile, Conte ha migliorato l’organizzazione, ha reso le linee di gioco più sicure e aggressive.

L’Inter ora tira di più, segna di più e arriva di più in area. La prestazione del San Paolo è un buon certificato di avanzamento lavori ma si poteva fare anche meglio di così anche in virtù anche di un mercato imperfetto: all’appello mancano un altro attaccante di ruolo e due centrocampisti.

Ora serve finire in bellezza. La crescita di questa Inter passerà anche attraverso i risultati che saprà ottenere nell’ultimo tratto di campionato e nell’Europa League. E anche il giudizio sulla prima Inter di Antonio Conte, che, al momento, è sospeso.

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