Dal 9-1 dei ragazzini a Pjanic-Rafinha, passando Ronaldo-Iuliano: sessant’anni di derby d’Italia (e polemiche). Gli incontri più discussi
Gli striscioni sull'Heysel, le sassate al pullman interista, calci, pugni e molto altroANCORA 2005: TREZEGUET, DE SANTIS E L’ALIBI DI MOGGI
Calciopoli – almeno nei tribunali – inizierà un anno più tardi, ma questo è già il periodo su cui le indagini e le inchieste porranno la lente d’ingrandimento: e quelllo che si sta per raccontare è un episodio che Moggi e il pool difensivo bianconero utilizzeranno spesso per dimostrare l’inconsistenza delle accuse nei loro confronti. Il 20 agosto 2005, a Torino, c’è la Supercoppa Italiana tra Juventus e Inter. Vincerà l’Inter ai tempi supplementari, ma allo scadere della prima frazione di gioco regolamentare c’è un episodio che provocherà forti malcontenti tra gli juventini: viene infatti annullato un gol a Trezeguet per un presunto fuorigioco, ma il calciatore juventino era in realtà in posizione regolare, tenuto in gioco da Zanetti. Un episodio che – a conti fatti – si rivelerà determinante per il risultato finale (se la Juventus fosse passata in vantaggio sarebbe stata tutt’altra partita), e che costituirà un fatto rilevante anche alla voce cronaca giudiziaria: l’arbitro dell’incontro era De Santis, l’unico arbitro condannato in via definitiva nel processo penale dello scandalo Calciopoli, e la cosa costituì uno degli elementi a favore della difesa bianconera e di Moggi in tribunale per tentare di smontare le accuse a proprio carico.