Dal “Fozza Inda!” al Pioli “Potenziatore”. Le 5 pillole del 2016 interista
Un altro anno sta per finire ed è pronto a diventare solo un ricordo. Tra polemiche, uscite con stile, biografie, valzer di allenatori e di presidenti, è tempo di rivivere un 2016 pieno di frasi da scolpire sul muro nerazzurroFrank de Boer
Catapultato in un universo che non conosce, con una lingua che è stato costretto ad imparare troppo in fretta a due settimane dall’inizio di un campionato che è tra i più grandi tritasassi della storia del calcio, Frank de Boer non si è tirato indietro: ha cercato di impartire il suo DNA alla squadra al meglio delle sue possibilità, sapendo di dover inseguire senza avere il tempo di farlo. Ha chiesto pazienza, ha detto “vedrete che a dicembre la squadra correrà“. I risultati però lo hanno affossato, lo hanno costretto con le spalle al muro: i tifosi erano con lui ma la squadra aveva bisogno di altro per poter rincorrere ancora qualche obiettivo. Il tentennamento in Europa, qualche sconfitta di troppo, qualche pareggio contro squadre che dovevano essere battute e l’assenza di una vera identità di gioco, hanno costretto Suning ad esonerarlo. Lui l’aveva detto: “Mi serviva più tempo“. Peccato, se ne va da gran signore con quel “Forza Inter“. A dicembre, però, la squadra ha iniziato davvero a correre come diceva lui ma il merito è andato a Stefano Pioli. Forse l’olandese, in fondo, non aveva tutti i torti.
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