Dalle staffilate di Stankovic e Ibra ai tocchi dolci di Milito e Balotelli: quanti eurogol in Inter-Chievo
Una pioggia di eurogol ha accompagnato negli anni la sfida tra gialloblu e nerazzurriFrenate brusche, corse scudetto interrotte quasi sul più bello, sogni europei, miracoli sotto l’Arena ma soprattutto tanti goal bellissimi: dal 2001 quelli tra Inter e Chievo Verona non sono mai stati 90 minuti banali, al punto da far diventare la sfida una classica del nuovo millennio, anche se quest’anno, per la seconda volta nella sua storia, la storica squadra del quartiere di Verona sarà costretta a lasciare la massima serie. Riviviamo le reti più belle delle sfide tra clivensi e milanesi:
IL MIRACOLO DI MARAZZINA – Al suo primo anno di Serie A il Chievo di Gigi Del Neri stupisce l’Italia intera, viaggia a passo spedito e gestisce il primato per diverse giornate, sognando addirittura una storica qualificazione in Champions League (che arriverà poi nel 2006). La vittoria di San Siro contro l’Inter è il manifesto della grande stagione dei veneti, che contro Ronaldo e Vieri riescono a vincere con le reti di Corradi e Marazzina. Il gol decisivo di quest’ultimo è di pregevole fattura, con uno scatto da manuale sul filo del fuorigioco e un destro sul primo palo che manda in controtempo il numero uno interista Francesco Toldo.
LA FIAMMATA DEL DRAGO – Nell’anno post calciopoli l’Inter, con lo scudetto sul petto, inizia alla grande il match con il Chievo, potendo contare su un Hernan Crespo scatenato e su un Dejan Stankovic in giornata di grazia. Proprio il serbo si esibisce nella specialità della casa, ovvero un tiro dalla distanza che si infrange direttamente all’angolino, provocando gli applausi scroscianti dello stadio. Il Chievo non si arrende e fino al 90′ e, nonostante i 4 gol di svantaggio, per poco non riesce nell’impresa di recuperare e portare a casa il pareggio. A fine anno i veneti, sconfitti nella sfida decisiva col Catania, dovranno arrendersi alla prima retrocessione della loro storia.
LA BOMBA DI IBRA – Nel 2007/08 i gialloblu riconquistano subito la Serie A e si ripresentano a San Siro agguerriti come al solito; l’Inter di Mourinho si porta sul doppio vantaggio con Maxwell e con la solita fiammata di Stankovic, ma vengono raggiunti dalla veemente reazione firmata da Pellissier e Bentivoglio. È a questo punto che prende in mano la situazione Zlatan Ibrahimovic: lo svedese col numero 8 prima incorna un cross al bacio di Maicon e poi disintegra la porta con un bolide di destro che vale il definitivo 4-2 e i tre punti per i nerazzurri.
BALO E IL PRINCIPE, TOCCHI DI CLASSE – Passa un’altra stagione e l’Inter di Mourinho gioca proprio contro il Chievo l’ultima partita casalinga che, con una combinazione di risultati, potrebbe anche valere la matematica certezza dello scudetto. I nerazzurri prima passano in svantaggio con un rocambolesco autogol, ma poi ribaltano il match, anche grazie a due pallonetti dolci e letali del Principe Diego Milito e di Mario Balotelli. Sul 4-1 San Siro comincia a sentire odor di scudetto, ma mentre la Roma ribalta il match di Cagliari rimandando tutti i discorsi all’ultima di campionato il Chievo sfiora addirittura l’impresa portandosi sul 4-3. Mourinho alza le barricate, l’Inter non cede e conquisterà prima il tricolore e poi anche la Champions League, completando il triplete per la prima volta nella storia del calcio italiano.
LA GIRATA DI PELLISSIER – Nel 2016/17 il solito Sergio Pellissier manda in vantaggio i suoi con una bellissima girata di destro al volo che raccoglie gli applausi anche da parte del pubblico interista. L’Inter allenata da Pioli non abbassa la guardia e prima pareggia con la bella spaccata di Icardi e poi si porta a casa il bottino pieno con la serpentina di Perisic e il destro nel recupero di Eder.
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