Nelle ultime settimane è parsa chiara la sensazione che quando l’Inter non gioca bene, il centro dell’attenzione si sposta fin troppo sul dualismo tra Antonio Conte e Christian Eriksen. Sebbene il tecnico leccese abbia deciso di accantonare la qualità del trequartista danese in quanto non consono al proprio sistema di gioco, la maggior parte dei tifosi nerazzurri e dell’opinione pubblica non si è ancora arresa dinnanzi alla speranza che le cose possano cambiare in fretta. Dello stesso avviso è sembrato il famoso procuratore Oscar Damiani che, tra le altre cose, ha toccato il tema relativo all’ex Tottenham ai microfoni di TMW Radio.
INTER – “Da fuori c’è una sensazione non troppo piacevole. I risultati contano ma non sono sempre determinanti: a questo punto però potrebbero provare ad arrivare allo Scudetto. Conte è un bravo allenatore, anche Lukaku è un giocatore molto forte ma non riesce a fare la differenza nelle partite decisive. Non mi sento di dare tutte le colpe al tecnico, anche i giocatori devono avere la forza di arrivare ai risultati che ci si aspetta”.
ERIKSEN – “L’hanno pagato una cifra importante, così com’è il suo ingaggio. Forse la soluzione migliore è dargli ancora fiducia, la vedo difficile trovare un’altra società e darlo via in prestito onestamente sarebbe una sconfitta. Lo spazio? Deve anche conquistarselo, meritarselo. A volte i giocatori stranieri si allenano in maniera un po’ blanda, mentre i nostri allenatori vogliono sempre andare a mille. Ma non credo ai dispetti, credo che quella di Conte sia una scelta tecnica: Eriksen ha qualità, gli manca continuità. E in un grande club non sempre ti è concesso”.
VICE LUKAKU – “Complicato… Ci sono anche Sanchez e Lautaro, il problema tecnico fondamentale che nessuno dice è che secondo me Lautaro e Lukaku sono morfologicamente diversi, ma a livello di gioco sono due prime punte. Lautaro sa anche girare intorno, ma se manca Lukaku lì può sostituirlo Lautaro. Vice Sanchez? Dico di non prendere nessuno, hanno tanti giocatori bravi”.
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