Daniele Adani: “Gol di Vecino? Avrei urlato così per qualsiasi altra squadra: è la magia del calcio. E quel no a Mancini…”
Il telecronista risponde alle critiche sulla sua esultanza ritenuta eccessiva e sul no al ruolo in nazionale
Un’esultanza pazzesca, quasi da film, che sicuramente non verrà dimenticata molto presto. Questo e molto altro viene da pensare ricordando l’urlo di Daniele Adani al gol di Matias Vecino al 94′ contro il Tottenham. Una partita magica, conclusasi al cardiopalma, in una maniera tale che neanche il telecronista è riuscito a trattenere l’emozione. Lo stesso ex calciatore di Inter e Fiorentina è tornato sull’episodio, durante l’intervista rilasciata a Fuorigioco, settimanale della Gazzetta dello Sport: “Al gol di Vecino avrei voluto che San Siro potesse contenere 64 milioni di italiani perché tutti godessero della magia del calcio. Infatti assolvo quelli che dopo mi hanno insultato, perché sono tifosi delle altre squadre che avrebbero voluto vivere un’emozione simile. La loro protesta era un grido d’amore per il calcio.”
Pronta anche una risposta alle critiche degli altri telecronisti, contrari al suo entusiasmo: “Gli addetti ai lavori che invece hanno scritto contro sono dei deboli di spirito e mi spiace per loro che non abbiano il sacro fuoco. L’emozione non ha colori né bandiere. Avrei urlato così per qualsiasi altra squadra”.
Torna che sul suo no a Roberto Mancini per un ruolo in nazionale: “Il calcio è una stella cometa, va oltre gli incarichi, i soldi. Con Mancini ci sentiamo spesso, ci confrontiamo, analizziamo tante cose. Abbiamo un rapporto ancora migliore dopo il mio no, ha capito che mi sarebbe piaciuto ma che facendo il divulgatore ho una missione superiore a quella dell’allenatore, il cui ruolo è più circoscritto, lo pagano per fare risultato”
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