De Boer: “I cambi? Un punto non serviva, volevo la vittoria”
Frank Di Boer in conferenza stampa dopo Inter-Cagliari 1-2Frank De Boer parla in conferenza stampa dopo Inter-Cagliari. Passioneinter.com, con il suo inviato allo stadio, ha raccolto per voi le dichiarazioni del tecnico nerazzurro.
TROVARE UNA SOLUZIONE AI CALI MENTALI – Non lo so, perché normalmente subiamo gol prima. Oggi lo abbiamo fatto, non so perché dopo abbiamo dimenticato di giocare. Gli abbiamo lasciati giocare, per me contro il Cagliari non può succedere. Siamo stati sfortunati sui due gol, nati da deviazioni, ma non è per questo che abbiamo perso la partita. La prima parte è stata abbastanza buona, con tanti cross. Nella mia storia di allenatore, non ho mai fatto venti cross in un tempo. Dobbiamo migliorare quindi la presenza nell’area avversaria.
E’ PREOCCUPATO PER LA DISTANZA DALL’OBIETTIVO – Siamo solo a tre punti dal terzo posto, in realtà. Ma non voglio guardare la classifica, penso al nostro gioco. Dobbiamo capire che bisogna giocare per 90 minuti. Non giocare abbastanza bene per 70 minuti e poi perdere la testa.
I CAMBI DOPO IL GOL DEL PAREGGIO – Pur rispettando il Cagliari, oggi serviva solo la vittoria. Un punto in casa non serve, quindi ho fatto i cambi per essere più offensivo e cercare i tre punti. Non c’era ragione per fare un cambio difensivo, un punto non ci serve.
CASO ICARDI – Di questo caso dobbiamo parlare domani con Icardi e con la società. Ancora non voglio parlare di questa situazione. Non è un buon momento per l’Inter, per i nostri tifosi, per Icardi e per la squadra, questo è chiaro.
ERA SICURO CHE ICARDI FOSSE TRANQUILLO – Mauro è il nostro rigorista. Per me potevo anche aiutarlo, il gol poteva scioglierlo. In queste situazioni normalmente Mauro è molto calmo.
CONDIZIONE FISICA – Dopo il gol si, siamo calati. Ma in realtà dobbiamo capire quando attaccare e quando fare possesso palla. Dobbiamo migliorare tanto in questo. Quando gli altri attaccano, dovrebbe esserci più spazio per noi. Dovremmo capire quando cambio ritmo, invece ce lo siamo dimenticati.
IL PARAGONE CON INTER-JUVE E’ IMPIETOSO – Dopo il primo gol non ho visto una squadra che voleva vincere. Ho provato a spiegare ai miei giocatori che sono più importanti le partite con le piccole. Dobbiamo analizzare la situazione. Con le nostre qualità, non può succedere che smettiamo di giocare.